Confidi, da gennaio ad agosto 2010 erogate garanzie per 3 miliardi di euro

Secondo Fedart Fidi, nel 2009 i finanziamenti hanno raggiunto per 7,5 miliardi di euro con una del 18,5% rispetto al 2008. Lo scorso anno quasi un imprenditore artigiano si due si è rivolto ai Confidi per soddisfare le proprie esigenze finanziarie e di rapporto con il sistema bancario.

Nel 2009 i Confidi hanno erogato quasi 7,5 miliardi di euro di
finanziamenti garantiti a circa 700.000 artigiani e piccole imprese, facendo
registrare una crescita del 18,5% (pari a oltre 1 miliardo) rispetto al 2008
quando i finanziamenti concessi dai Confidi sono stati 6,2 miliardi di euro. Alla fine
del 2009 l’ammontare dei finanziamenti garantiti in essere ha superato i 13
miliardi di euro. La tendenza positiva è confermata anche nel 2010: tra gennaio
ed agosto di quest’anno i Confidi artigiani hanno erogato garanzie per 3
miliardi di euro.

Questi dati sono emersi dalla
quattordicesima edizione della ricerca di Fedart Fidi, la Federazione Nazionale
Unitaria dei Consorzi e Cooperative Artigiane di Garanzia promossa da Confartigianato,
Cna e Casartigiani.

I Confidi, quindi si sono
rivelati essere veri e propri “ammortizzatori sociali”, hanno contribuito ad
attenuare l’impatto della crisi per artigiani e piccole imprese sul fronte
dell’accesso al credito.

Nel 2009 ciascun Confidi ha
garantito in media finanziamenti per circa 45 milioni di euro. Si mantiene elevato il
grado di penetrazione del sistema Confidi nel comparto artigiano, pari al 39%,
a conferma del fatto che quasi un imprenditore artigiano su due si rivolge ai
Confidi per dare soluzione alle proprie esigenze finanziarie e di rapporto con
il sistema bancario, per quanto si manifesti una progressiva apertura verso
altri settori.

La classifica delle regioni
più attive nel 2009 vede in testa il Veneto con 1.322 milioni di euro di
finanziamenti garantiti nel 2009 dai Confidi artigiani. Al secondo posto la Toscana con 1.226 milioni,
al terzo posto la Lombardia
con 1.204 milioni e al quarto posto si colloca l’Emilia Romagna con 907
milioni di euro.

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