Conad Adriatico – I vendor devono valutare prima il progetto e, solo poi, proporre i prodotti

Mirco Papili, direttore sistemi informativi & logistica

Il tema della mobility sta attraversando un periodo di particolare effervescenza in Conad Adriatico, attualmente impegnato ad estendere le soluzioni implementate nella direzione della logistica. Accanto agli smartphone messi a disposizione della dirigenza per accedere alla posta elettronica 24 ore su 24, alle schedine mobile fornite alla rete di vendita per connettersi in remoto e ai router con tecnologia on air per garantire via Umts il back up delle reti a cablaggio fisico, il gruppo cooperativo ha inserito, infatti, la realizzazione di un progetto per il trace dei mezzi di trasporto e l’automatizzazione della bollettazione delle cauzioni via terminali Gprs (che porterà al 10-15% la quota del budget It dedicato al tema della mobility).

«La tecnologia mobile – ha esordito Mirco Papili, direttore sistemi informativi & logistica di Conad Adriatico – rappresenta una grande opportunità, ma deve essere governata per non mettere in pericolo la sicurezza e l’integrità dei sistemi. In questo senso, si dimostra fondamentale sviluppare una strategia di medio-lungo termine, basata sulla piena integrazione architetturale tra mondo wired e wireless: solo in questo modo, infatti, si ha la certezza di mantenere il controllo delle nuove implementazioni e sfruttare appieno tutti i possibili sviluppi».

Come per tutte le decisioni tecnologiche, le scelte mobile di Conad Adriatico sono state effettuate attraverso un monitoraggio continuo dell’innovazione offerta dal mercato. «Una volta centrata l’idea – ha aggiunto Papili -, ci muoviamo con la software e l’hardware selection, facendo sempre riferimento a un system integrator, che usufruisce di una linea prioritaria, anche se non vincolante».

Secondo il direttore dei sistemi informativi, non c’è dubbio che gli oneri maggiori delle soluzioni mobile implementate siano imputabili soprattutto all’aspetto gestionale. «La cultura dell’utente – ha proseguito Papili – richiede, poi, continua formazione e informazione. Per quanto riguarda la sicurezza, in particolare, abbiamo stabilito delle procedure e degli standard su cui i nostri dipendenti sono attentamente aggiornati e chi non rispetta le policy, può incorrere anche in sanzioni disciplinari».

Per quanto riguarda le criticità affrontate in fase di progetto e di deployment, a richiedere i maggiori sforzi è stata l’integrazione architetturale del mondo wireless all’interno della infrastruttura It. «Gli stessi fornitori – ha continuato il direttore dei sistemi informativi – non sono ancora abituati a lavorare in quest’ottica, ma tendono a offrire le soluzioni mobile sotto forma di aree a se stanti, un approccio che si riscontra spesso in caso di tecnologie giovani. Per essere più vicini alle nostre richieste, chiediamo al sistema dell’offerta di rovesciare il percorso: partire da un progetto per arrivare a proporre hardware e software come strumenti abilitanti, mettendo a disposizione figure in grado di lavorare in direzione organizzativa».

L’azienda

Il gruppo Conad (Consorzio nazionale dettaglianti) è il secondo gruppo della distribuzione italiana con oltre 6.700 punti vendita e un fatturato superiore ai 16 miliardi di euro. In particolare, Conad Adriatico (frutto dell’impegno di 22 commercianti che, nel 1972, si sono consorziati in cooperativa) copre il territorio che si affaccia sul Mare Adriatico dalla provincia di Macerata fino a Lecce con quasi 300 punti vendita (inclusi i 5 supermercati aperti nel 2006 in Albania) per un fatturato di circa 800 milioni di euro. Con sede centrale a Stella di Monsampolo (Ap), la cooperativa conta 4.108 dipendenti complessivamente.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome