Il produttore di superalcolici Martini & Rossi ha scelto l’Erp di Jd Edwards per eliminare i colli di bottiglia ed effettuare l’integrazione con l’infrastruttura di Bacardi. La società ha deciso di rivolgersi a un solo interlocutore per migliorare la gestione del workflow
Martini & Rossi nasce nel 1862 come società
produttrice di alcolici.
Dopo aver conquistato un posto di rilievo nel
mercato della vendita di vermouth e rum con marchi noti in tutto il mondo,
tra cui William Lawson’s, nel 1993 la società ha siglato un accordo di
fusione con Bacardi, colosso internazionale dei superalcolici, dando corpo a
un gruppo che fattura 288 milioni di euro (oltre 560 miliardi di lire)
in Italia e 3 miliardi e 200 milioni di euro (oltre 6mila miliardi di
lire), a livello mondiale. Nel nostro Paese, la società occupa 450
persone, 140 delle quali riunite nella sede storica di Torino. Grossa
realtà è lo stabilimento di Pessione, che produce 120 milioni di
ettolitri di sfuso l’anno, al quale se ne affiancano altri tre per
l’imbottigliamento. «Il problema principale che si riscontrava alcuni
anni fa in Italia era legato alla gestione del prodotto imbottigliato
– ha chiarito Paolo Daperno, Mis and organization manager di Martini
& Rossi, società del Gruppo Bacardi-Martini -. I contenitori in
vetro, infatti, occupano spazio, sono ingombranti e devono essere
immagazzinati e spediti alla rete dei distributori che si occupa del
tradizionale settore della mescita in bar, ristoranti e Gdo». E
proprio il superamento dei “colli di bottiglia” ha guidato la revisione
dei sistemi informativi di Martini & Rossi.
Gestire meglio il workflow
La
società ha cercato di plasmare l’ambiente di gestione delle informazioni e
dei dati, avendo come chiaro obiettivo una razionalizzazione del back office
e, più in generale, del workflow.
Nel 1997, è stato avviato un ambizioso
progetto di aggiornamento dei sistemi informativi, con lo scopo dichiarato
di migliorare il flusso di dati.
Le scelte della direzione sistemi
informativi sono state prese ponendo un occhio di riguardo all’integrazione
delle attività di Martini & Rossi con il workflow di Bacardi e delle
sedi estere. La filiale torinese si è rivolta al system integrator Andersen
(ex Arthur Andersen) e ha, infine, scelto Jd Edwards Ws (World Software)
come applicativo di gestione delle risorse. «La preferenza è ricaduta
su questo Erp integrato – ha chiarito Daperno -, anzitutto perché
abbiamo ritenuto che fosse il più idoneo e compatibile con le
specificità dell’ambiente, piuttosto eterogeneo, di
Bacardi-Martini».
Inizialmente, la società ha deciso di testare
l’applicazione della casa di Denver unicamente per la gestione della
contabilità generale, fornitori e clienti esteri. Alla prima fase,
conclusasi nel marzo del ’98 sono seguiti degli ampliamenti. «In realtà
– ha spiegato Daperno – questa parte di progetto ci è stata utile
per acquistare fiducia nel prodotto. Successivamente, si è aggiunta la
gestione delle vendite». Quello che poteva sembrare un passaggio
indolore, è servito in realtà a verificare il grado di flessibilità
dell’applicativo. La gestione delle vendite imponeva, infatti, problemi di
non facile soluzione relativi alle politiche di prezzo e alle differenti
divise.
Le difficoltà relative all’applicazione della normativa doganale e
alla contabilizzazione dei dazi sono state, invece, risolte grazie a una
verticalizzazione di Ws, specificamente sviluppata da un partner di Jd Edwards,
la milanese Atlantic Technologies.
«I tempi di implementazione per questa
prima tranche del progetto si sono rivelati giusti – ha sostenuto
Daperno – e la messa a regime è avvenuta con soli tre mesi di ritardo
rispetto a quanto inizialmente ipotizzato dal nostro system
integrator». Al progetto sono state dedicate circa 11 persone, compreso
un project leader, uno sviluppatore e un responsabile per ciascuna area
interessata. Al nucleo centrale di gestione contabilità e vendite si è
unito, poi, il modulo cespiti, mentre la terza fase, terminata nell’agosto
del ’99, ha visto l’implementazione dei moduli di Ws relativi ad
acquisti, logistica, pianificazione, produzione, controllo e gestione
dei costi. L’ultimo periodo, conclusosi con la messa a regime
nell’aprile di quest’anno, ha previsto una forte sinergia con
Andersen.
Il partner per l’euro
La
società ha lavorato a stretto contatto con Jd Edwards per quanto riguarda
l’adeguamento di tutto il sistema informativo alla moneta unica europea,
implementazione che Martini & Rossi considerava cruciale.
«Fondamentale, in questo frangente – ha specificato Daperno – è
stata la focalizzazione delle persone interne e la formazione di team di
lavoro fortemente motivati, tra cui consulenti Andersen». Il risultato
è che, oggi, l’intero sistema informativo di Martini & Rossi è
incentrato su Jd Edwards, comprese le anagrafiche di base, anche a fronte di
soluzioni di front end di vendor diversi, come nel caso del customer center.
L’architettura poggia su sistemi As/400 e Db2 ma, abbinati ad applicazioni
specifiche come Seagate Info, ci sono ambienti basati su server Sql. Infine,
alcune soluzioni di Sales force automation, come X-Tel, e di logistica, come
Click di Jungheinrich, prevedono l’utilizzo di database
Oracle.
Particolarmente apprezzata dagli utilizzatori è stato il
miglioramento nella comunicazione tra le diverse funzioni aziendali.
«Oggi – ha specificato Daperno -, con Ws abbiamo una visione
completa e integrata di ordini, flussi della produzione, spedizioni e
ricevimenti. È stata, inoltre, migliorata la sincronizzazione tra le
situazioni as-of e l’effettivo, in particolare nelle aree funzionali
dell’amministrazione e del magazzino». Raggiunto anche l’obiettivo
dell’integrazione delle realtà italiane all’interno del Gruppo, grazie
alla definizione di un linguaggio e di codici comuni per l’identificazione
delle informazioni. Tutto questo ha portato a un deciso incremento di
velocità ed efficienza nello scambio e alla riduzione di sovrapposizioni e
duplicazioni di dati e report. «Il gestionale di Jd Edwards si integra
perfettamente con gli strumenti Office e con gli applicativi di reportistica
già utilizzati in azienda – ha concluso Daperno – e questo ha
permesso di realizzare un’elevata crescita professionale e un deciso
incremento della produttività per ogni singolo utente».
Un approccio integrato
I
vantaggi di questo approccio integrato alla gestione dei flussi informativi
sono molteplici. L’utilizzo di un vendor unico ha permesso
un’implementazione coerente delle soluzioni con le tempistiche definite da
contratto e la compatibilità degli applicativi installati. Sono state,
inoltre, limitate al massimo le personalizzazioni, tutte ottenute senza
intervenire sulla logica di flusso e sulla base dati di Jd Edwards. Anche i
continui aggiornamenti del software hanno consentito di incrementare la
stabilità della soluzione e ridotto le richieste di
intervento.