Con un sabato alla grande Smau fa il pieno di visitatori

Torna in massa il “popolo” dell’informatica. SmauShop fa il pieno, il mix di business e consumer del padiglione 11 attira giovani e adulti. Restano un po’ isolate le aree di business “puro”. La “fiera nella fiera” dello stand Microsoft si conferma come modello vicente

Che i numeri della giornata sarebbero stati speciali lo si era capito sin dal primo mattino con i visitatori che avevano iniziato ad affollare il metrò. Sabato e domenica la metropolitana è la vera anticamera di Smau. Scendere dai treni a quell’ora e vedere le scale affollate è un primo significativo segnale. Frotte di ragazzi che ondeggiano ma anche molti adulti in arrivo in fiera. Già alle nove c’erano poi le grida dei bagarini, che strillano per vendere, naturalmente. Ma quando strillano anche per comprare vuol dire che prevedono una buona giornata. E anche questo è un segnale.

E così sabato non ha tradito le aspettative. Si sono rivisti viali della fiera e i corridoi dei saloni pieni di visitatori e i flussi di interesse, così difficili da guidare e da indirizzare, hanno ripreso possesso della manifestazione disegnando i propri percorsi.

L’attenzione del visitatore, che è poi il vero valore di ogni manifestazione ha premiato indiscutibilmente alcune aree che sono state letteralmente prese d’assalto. SmauShop ha fatto il pieno, eventi e concerti hanno alzato ulteriormente l’interesse del pubblico verso questo nuovo cuore pulsante della fiera. La formula ha gli ingredienti giusti per ingolosire un pubblico composito fatto di giovani e di adulti interessati sia alle ultime novità sia alla possibilità di provare e comprare sul momento.

Smau Ilp fa la sua parte e aggrega i giocatori che sembrano rappresentare però una comunità a se stante. Non c’è da stupirsi se questi giovani siano difficilmente manipolabili in termini di flussi di visita. Come gli operatori del mondo business sanno cosa vogliono e vanno dritti al loro scopo. Forse potrebbe essere opportuno fare qualche riflessione su cosa collocare vicino a questi “clienti” che hanno certamente un rapporto speciale con le nuove tecnologie e con l’innovazione e le performance spinte all’estremo.

Vicini di casa di Ilp e SmauShop i signori di e-commerceland continuano a esercitare un fascino indiscutibile e non sono certo mancati i visitatori agli stand che promettevano affari online.

Ma il vero cuore di Smau batte nel padiglione 11. E’ lì che si riesce a ottenere il meglio in termini di quantità di aziende business presenti e quantità di visitatori. Il pubblico era peraltro più composito, pur con una forte prevalenza di giovani e ha certamente pesato l’eccessiva eterogeneità dell’offerta espositiva. Nel padiglione c’è di tutto ma a differenza dello scorso anno dove si poteva anche “fare di tutto” (spettacoli, musica a tutto volume etc) quest’anno è stata stabilita una regola più severa ed è stata rispettata anche in giorno “più tollerante” come il sabato. Chi voleva incontrare e parlare con i clienti poteva farlo senza essere costretto ad alzare la voce per farsi sentire.

Nell’11 è oggi rappresentato il mondo business in tutte le sue accezioni: il b2b puro e il consumer che interessa sia all’utente finale sia al rivenditore. Nella altre aree blu (professionali) della tavola Smau, la concentrazione di aziende business è decisamente superiore e subisce meno contaminazioni con il consumer. In queste aree, la giornata di sabato è stata del resto meno favorevole. Il padiglione 12 non era certo preso d’assalto e il 9 sembrava un po’ isolato dal resto della manifestazione. Di certo non ha aiutato la scelta di disegnare la presenza degli stand come delle isole con ampi spazi vuoti nelle aree di passaggio che non stimolavano l’accesso e la visita.

La formula vincente in questo sabato di Smau sembra essere ancora quella di Microsoft che ha organizzato una sorta di fiera nella fiera gestendo un mega stand all’interno del quale ha ospitato gli spazi espositivi dei propri partner. La formula di Microsoft parte dal presupposto che forse non esiste e non può esistere una netta separazione tra consumer e business e che occorre essere capaci di dosare i propri valori per rispondere a entrambi. La sua interpretazione di Smau è partita da questo presupposto ed è stata caratterizzata da una forte impronta business in direzione piccola e media impresa. Un folto gruppo di partner negli stand ha presentato le proprie soluzioni a potenziali clienti o ad altri potenziali partner, ma nello stesso tempo e nello stesso spazio queste stesse persone insieme a tanti giovani potevano provare, ad esempio, Windows Media Center.

Chi ha detto che un cliente business non è interessato all’entertainment? Forse lo è ben più del tipico utente consumer, purchè il divertimento non sia di intralcio ai propri contatti di business, non sia una distrazione ma un completamento della visita allo Smau. Se poi lo si propone anche come una nuova opportunità di business allora il disegno è perfetto.

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