Con Nielsen Internet debutta in società

L’advertising su Internet entra a fare aprte delle rilevazioni mensili della società di ricerca.

Internet entra a fare parte delle rilevazioni della pubblicità in Italia di
Nielsen. Per la Rete è una sorta di debutto in società visto
che fino a oggi le rilevazioni arrivavano da International advertising bureau
Italia. E proprio Iab ha cercato di arrivare all’accordo con Internet che
certifica la crescita dell’interesse dalla pubblicità on line. Come
sottolinea Mauro Lupi,
vicepresidente di Iab Italia, “la rilevazione permetterà di conoscere con regolarità gli investimenti dei singoli spender pubblicitari on line, cosa pressoché unica al mondo. Ma l’impatto maggiore sarà di tipo psicologico, mostrando con continuità il valore e la crescita dell’advertising on line sui tavoli che muovono il mercato totale rispetto al quale la rete vale ancora l’1,2%”.


Dopo avere superato il cinema ed essersi avvicinata alle affissioni Internet,
in Italia l’adv on line si sta anche modificando. Secondo le rilevazioni Iab
relative al primo trimestre di quest’anno I settori tradizionali
(al netto dei cambi merce) crescono del +
26.3%,
mentre i tre settori only Internet (dialer, gambling e adults) decrescono del 74%, “confermando il trend in atto che
porta a ridurre il peso di questi investitori ormai al solo 2% (mentre nel primo
trimestre 2004 era vicino al 10% e alla fine del 2003 era arrivato ad essere
quasi il 20% degli investimenti online totali). Un mercato quindi

“sano”, scelto sempre più frequentemente da investitori tradizionali che inseriscono ormai stabilmente Internet all’interno del loro media-mix”, commenta Iab.



Fra le forme di pubblicità salgono le keywords e segnali di crescita arrivano anche da “due forme di adv online primordiali”: i banner e le sponsorizzazioni. Situazione differente
rispetto a quanto succede in Francia, dove la crescita è dell’11% e l’adv in
rete vale il 3,3% del mercato, dove si assiste a una concentrazione
dell’interesse su alcuni formati. Il banner classico raccoglie
ancora il 27,8% degli investimenti ma cala del 9,3% rispetto a un anno fa.
Una leggera diminuzione dello 0,6% si segnala anche per lo
skyscraper, mentre gli altri formati raccolgono segnali di
crescita. L’abbandono dei formati più intrusivi tipo pop up o pop under e
l’integrazione dei formati pubblicitari con il maggiore
utilizzo di quadrati (250×250) e rettangoli (300×250) sono le tendenze
principali del mercato che punta ad adeguarsi al mondo dell’offline.

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