Con Make, Dylog lancia la produzione

Si tratta di un software modulare dedicato al manufacturing che poggia sui cardini della tracciabilità.

16 settembre 2004

Anche Dylog ha deciso di abbracciare il manufacturing e lo fa con Make, applicativo modulare e multipiattaforma per la gestione dei processi produttivi.

La casa torinese appone, così, un nuovo tassello al proprio mosaico, tradizionalmente suddiviso in tre aree, vale a dire software gestionale per diversi settori d’impresa, controllo della qualità degli imballaggi tramite raggi X ed elaborazione dell’immagine a fini di videosorveglianza, monitoraggio dei flussi di traffico e altro ancora.

Con Make, Dylog raggiunge un mercato numericamente importante, concentrandosi sulle Pmi, le quali, per propria natura, richiedono di poter avviare gli applicativi in tempi e con costi contenuti.

La soluzione è in grado di pianificare i materiali e le risorse e si fa carico dei problemi inerenti la logistica, sia per le aziende che producono per magazzino, sia per quelle che si muovono per commessa (ripetitiva o singola che sia).

A partire dal piano principale di produzione, Make tiene in grande considerazione la tracciabilità, sorvegliando l’avanzamento dell’ordine del cliente.

Le funzionalità, tra cui l’identificazione delle unità produttive come centri lavoro, la gestione delle giacenze a deposito, il riordino e il controllo della manodopera, sono arricchite da una gamma di moduli dedicati agli aspetti amministrativi e contabili, grazie all’integrazione con il software Openmanager della stessa Dylog, anche se, come spiegato da Giorgio Beltramino, direttore sviluppo mercato aziende di produzione, «l’adattamento ad altri gestionali è possibile».

La ciliegina sulla torta è rappresentata, poi, dalle caratteristiche del contratto di manutenzione e dall’assitenza «erogata da un call center di 90 operatori», ha specificato Luca Bertini che per Dylog cura il marketing.

La società sta pensando anche a una distribuzione mirata, con un piano di formazione tecnica che coinvolgerà circa il 20% del proprio canale commerciale.

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