Con Lazio International, 65 milioni alle Pmi puntano ai mercati esteri

Un nuovo piano della Regione Lazio per favorire l’internalizzazione delle imprese e rendere più competitivo il nostro territorio.

Si chiama
‘Lazio international’
il nuovo piano avviato dalle Regione Lazio per favorire
l’internalizzazione delle imprese e rendere più competitivo il
territorio.

L’obiettivo è quello di restituire alle imprese della regione un ruolo di primo
piano nella formazione del Pil del Paese.

A tal fine, ammonta a 65 milioni di euro il totale delle risorse
a disposizione: di questi, 20 milioni saranno ricavati dal bilancio regionale
per il periodo 2014-2016 e 45 milioni dalla programmazione europea 2014-2020.

Le opportunità alle imprese
saranno concesse attraverso tre linee strategiche:

  • finanziare le proposte e i
    progetti di internazionalizzazione
    delle imprese, con un bando
    da 5 milioni di euro. Con dei voucher si sosterrà anche
    l’accesso delle imprese a servizi per
    l’internazionalizzazione e la partecipazione a
    fiere. Verranno messi a disposizione 50 0mila euro;
  • realizzare progetti per l’espansione
    delle piccole e medie imprese
    in diversi Paesi.
    In particolare, saranno messi a disposizione 2,6 milioni di euro per
    progetti di internazionalizzazione verso
    Mediterraneo e America, 0,9 milioni per fiere
    internazionali, turismo ed EXPO 2015, 400 mila euro per attività
    didiplomazia economica, 200 mila euro per la formazione
    di manager aziendali e 100 mila euro per la
    realizzazione di un festival internazionale
    Startup. Il totale delle risorse a disposizione per questi interventi è di 5,4
    milioni di euro;
  • interventi di governance, orientamento
    alle imprese
    e
    realizzazione del sito
    Lazio  International,
    un nuovo portale per l’internazionalizzazione dell’economia
    del Lazio che sarà a disposizione delle imprese.
    La Regione, inoltre, sosterrà anche un nuovo
    sistema per monitorare le iniziative di internazionalizzazione e valutare
    quelle finanziate o partecipate dalla Regione.

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