Con It Master, Consoft Sistemi prova a contrastare lo skill shortage

Alla mancanza di personale qualificato nel mondo del lavoro, non sempre si risponde aspettandosi un aiuto dal mondo universitario. A volte, come nel caso della società di consulenza torinese si imbocca direttamente la strada della formazione “in casa”.

Entrata da poco a far parte della Europe 500,
ovvero la classifica che stima le 500 società europee che nell’ultimo anno hanno
registrato il più significativo tasso di crescita, Consoft Sistemi ha appena
promosso la terza edizione dell’It Master.

Partito lo scorso primo
ottobre, il corso di perfezionamento è rivolto a giovani laureati in discipline
scientifiche con o senza precedenti esperienze lavorative, ma anche a diplomati
con esperienza nel settore dei sistemi informativi.

Lo scopo della
società torinese che lo promuove – prevalentemente una società di consulenza, ma
che privilegia anche la formazione e l’outsorcing – è quello di formare figure
professionali in grado di inserirsi all’interno della propria struttura
lavorativa padroneggiando strumenti che spaziano dai fondamenti
dell’informatica, alla programmazione Object Oriented, fino al mondo del
Web.

«Per comprendere la nostra strategia – ha sottolineato Raffaella
Rivetti, responsabile del personale di Consoft Sistemi -, è sufficiente
constatare come il numero di laureati in informatica nel nostro Paese non è
ancora sufficiente per far fronte alla richiesta del mercato. In questo modo,
diventa gioco forza riqualificare o specializzare giovani diplomati o laureati
che la nostra società seleziona e sottopone a un master allo scopo di assumerli,
in seguito, nella propria struttura operativa. In questo caso, prevalentemente
come analisti programmatori con conoscenze approfondite del linguaggio Java,
estremamente richiesto in questo momento per i progetti che stiamo
seguendo».

All’edizione dell’It Master – questa volta co-finanziato dal
Fondo Sociale Europeo tramite la Regione Piemonte -, hanno risposto
prevalentemente laureati in matematica e fisica reperiti grazie agli elenchi
forniti dagli istituti universitari. Al termine dei colloqui sono stati
selezionati sedici partecipanti, prevalentemente di sesso femminile che,
presumibilmente, verranno assunti all’interno della società.

«L’esigenza
di formare al nostro interno risorse in grado di rispondere alle richieste del
mercato nasce dalla constatazione che per essere competitivi, al giorno d’oggi,
occorre essere estremamente flessibili – ha concluso Rivetti -. Non
dimentichiamo infatti che il nostro core sono e rimangono l’area sviluppo
software, ma anche quella sistemistica e delle telecomunicazioni. Crescere
significa essere competitivi. E per essere competitivi occorre investire nelle
proprie risorse».

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