Con Euroshoe nasce la scarpa su misura

Un progetto realizzato Dal Cnr e alcune aziende It permette di realizzare la scarpa perfetta

9 aprile 2004 Un negozio di scarpe, ma senza le scarpe. Aprirà i
battenti fra poco e sarà una sorta di prova su strada per Euroshoe ((Extended
user oriented shoe enterprise), un progetto nato dalla collaborazione tra il
Cnr, partner del settore informatico con i finanziamenti della Commissione
europea. Il progetto riguarda il settore delle calzature e
prevede la realizzazione di scarpe su misura attraverso l’utilizzo intenso
dell’Ict. I negozi pilota coinvolgeranno una selezionata clientela che sarà
invitata a provare l’acquisto. Cinque avranno sede nel calzaturifici che hanno
aderito all’iniziativa e uno invece aprirà a giugno a Trieste. Scopo
dell’iniziativa, secondo Sergio Duilio, direttore di ricerca del Cnr e
coordinatore tecnico del progetto, “è dimostrare che è possibile fare scarpe
anche in questo modo”.


Il negozio del prossimo futuro dovrebbe presentare solo pochi prototipi,
giusto per fare toccare con mano qualche modello, e tanta tecnologia sotto forma
di Optiscan o Nexgen fino al più futuribile Magic Mirror. In pratica si tratta
di scanner che permettono di ricostruire una figura tridimensionale del
piede
con la postura dell’individuo. Questi dati vengono mixati con
altre indicazioni tipo le preferenze estetiche del cliente e permettono al
software di elaborare la soluzione che corrisponde alla scarpa migliore. Se il
cliente è d’accordo si procede alla definizione dei dettagli (il colore e gli
accessori per esempio) e si passa l’ordine che viene gestito dall’Erp
DsTaxifashion dell’italiana Ds Data System. Attraverso l’Erp è possibile
gestire il processo decisionale
della riga ordine riferita al
consumatore finale, dal suo ricevimento sull’ordine di vendita alla
pianificazione e invio in produzione, dal versamento a magazzino della
spedizione e fatturazione. Inoltre vengono controllate tutte le attività
correlate inerenti la gestione dei clienti, delle risorse produttive e dei
fornitori nonché la pianificazione e movimentazione dei materiali necessari
all’intero processo, dal loro acquisto e gestione di magazzino, alla definizione
dei fabbisogni per risorsa produttiva e relativi consumi di produzione.


Il punto debole di tuta questa procedura che è comunque
ancora in fase sperimentale sta nei tempi di consegna. Per ora, visto che è il
laboratorio di Vigevano del Cnr a occuparsi della realizzazione pratica delle
scarpe, sono necessari quindici giorni. “Il consumatore però – aggiunge
il responsabile del progetto – è disposto a spendere anche il 20% in più pur
di avere la scarpa perfetta”
. Finita la fase di test il sistema potrà
essere utilizzato in tutto in parte dalle aziende del settore.

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