Con Brothers in arms la guerra si fa in team

Il nemico possiede un’ottima intelligenza artificiale. E allora per batterlo bisogna muoversi insieme al resto del gruppo

Eroi solitari senza macchia e senza paura astenersi. Qui si gioca in gruppo,
in team. Fondamentale non è tanto il coraggio di buttarsi in un assalto
disperato sfidando proiettili e cecchini, ma il coordinamento e il
dialogo con i compagni
. Se vi siete divertiti con Medal of honor e Call
of duty capirete subito che in “Brothers in Arms: Road to Hill 30” di
Gearbox Software e distribuito da Ubi Soft la complessità è maggiore tanto che
qui si parla di gioco strategico. Sarà perché il titolo ricorda quel “Band
of brothers”
che è un libro (ma una serie di telefilm targata
Spielberg) sulla compagnia Easy dell’esercito americano e le sue vicende dalla
Normandia fino a Berlino, ma in questo gioco bisogna prima di tutto
saper lavorare con gli altri membri della squadra.


Un approccio diverso rispetto ad altri titoli del genere che potrebbe aprire
un nuovo filone per quanto riguarda questo genere di videogiochi. La vicenda
inizia la notte che precede lo sbarco quando un gruppo di soldati viene
paracadutato dietro le linee nemiche. Da qui dovrà farsi largo combattendo
contro le truppe tedesche dotate però di una intelligenza artificiale
nettamente superiore
a
quella di altri videogame simili. Realismo portato all’estremo
con divise e armi dell’epoca riprodotte nei dettagli,  sonoro di qualità
e un ottimo multiplayer completano il quadro di un gioco “diverso” anche per i
monologhi del protagonista che fra una missione e l’altra racconta di quanto sia
difficile fare la guerra. Tanto che ogni tanto si può anche pensare questo
“Brothers in arms” non sia solo un videogioco.


Prezzo: 59,90

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