
E il Comune si ripaga l’accesso allarete. Questo almeno è l’obbiettivo del progetto realizzato da Telecom con il COmune di Chiaravalle
Generare sinergie tra Pa, imprese e cittadini tramite un’Adsl a basso costo.
E’ A9, il progetto di Telecom Italia, che si sostanzia nella possibilità di
sottoscrivere un contratto con un Comune che prevede l’abbonamento ad Internet
per un anno al massimo con la la banda larga, router e lettore di smart card in
comodato d’uso gratuito, 50Mb di casella di posta elettronica, servizi gratuiti
di antispam e antivirus, banda garantita, connettività 24 su 24
a un prezzo flat di 9 euro mensili contro un prezzo di mercato di circa 40 euro.
L’unico “vincolo” per il cittadino consiste nel
dover transitare su di un portale in cui troverà oltre ai link
dei servizi comunali del Comune di appartenenza, anche una serie di offerte di
aziende che fungono da sponsor del progetto oltre a promuovere altre inziative
come incentivo alla frequentazione del portale.
In seconda battuta l’offerta si rivolgerà anche agli enti pubblici. In questo caso l’incentivo sarà dato da una serie di servizi informatici e prodotti che saranno commercializzati a costi ridotti grazie all’attività svolta, in questo caso dal Comune di Chiaravalle, che sta favorendo l’aggregazione di aziende e che sta producendo sinergie di produzione. “Il terzo ed ultimo soggetto target sono le aziende e i professionisti che otterranno a loro volta specifici benefici sfruttando le promozioni sul sito”.
Realizzato nel giro di un anno
il progetto debutta a Chiaravalle
un piccolo comune in provincia di Ancona e nasce, come spiega Stefano Ricci, responsabile dell’area informatica del Comune “dall’analisi critica che insieme
ai miei colleghi abbiamo svolto in merito al nostro attuale portale Internet. Le
nostre intenzioni erano di realizzare un portale comunale ad alto interesse di
contenuti rivolto a cittadini, imprese e altri enti , che nel suo sviluppo si articoli e strutturi gradualmente in un reale centro servizi comprensoriale”.
Per questo è stato ipotizzato un centro redazionale
interno che attraverso un sistema di content management
potesse essere in grado di mantenere aggiornate ed efficaci le informazioni in rete.
E’ partita così una fase sperimentale che inizialmente vedrà coinvolte 50/ 100
famiglie del comune e servirà a verificare la consistenza del modello e i costi a regime. Altri 2 comuni del territorio (Monsano e Ancona) avvieranno in seguito (dopo un mese circa) la sperimentazione.
I cittadini che partecipano al progetto saranno indirizzati su un portale che presenta i servizi del Comune, un modo per spingerli a
utilizzare sempre di più Internet nonostante nei piccoli centri
il cittadino preferisca comunque il rapporto diretto con l’impiegato
comunale.
E’ questo infatti il rischio dell’operazione che potrebbe, in considerazione dell’atteggiamento dei cittadini, vedere un investimento proporzionato al reale utilizzo. “Questo progetto però – sottolinea Ricci – è un tentativo di pensare in modo diverso. Il presupposto
è di trovare un concreto metodo di incentivazione affinché i frequentatori del portale ne abbiano una reale convenienza. Parlando di “reale e concreto” viene in mente subito ad esempio il “risparmio di denaro”. Supponiamo dunque
che si dia la possibilità ai navigatori di pagare la connessione Adsl a un costo molto ridotto a patto che per accedere alla rete passino attraverso uno specifico portale”. Per delineare il contenuto del portale il Comune ha condotto
un’indagine a tappeto su contenuti e modalità di accesso alle
informazioni via Internet cui ha risposto 1/3 dell’intera cittadinanza. Proprio
in seguito a questa indagine ha attivato collaborazioni con Asl e alcune banche
per inserire altri servizi sul portale.
L’aumento dei servizi utilizzabili
tramite Internet porta infatti a fare crescere visite e tempo di utilizzo del portale. A questo si aggiunge la sponsorizzazione delle aziende che si fanno portatrici anche di iniziative incentivanti. “Risultato: il navigatore è soddisfatto, il comune si ripaga i servizi che promuove e diminuisce il carico di lavoro verso lo sportello e il provider rientra dei costi di agevolazione fornita per l’accesso alla rete attraverso gli sponsor e ne ottiene pubblicità diretta”.
Ora bisogna vedere se il tutto
funziona.
E se funziona il tutto potrà essere
utilizzato anche da altri comuni.