Comunicare e virtualizzare. I due must di Erg

Se di tecnologia in senso stretto si vuole parlare, il Cio di Erg, Giuseppe D’Amato, considera la migrazione verso Sap, un nodo fondamentale, «vincolante per tutta una serie di altri progetti,come ad esempio l’outsourcing, che stiamo valutando di accen …

Se di tecnologia in senso stretto si vuole parlare, il Cio di Erg, Giuseppe D’Amato, considera la migrazione verso Sap, un nodo fondamentale, «vincolante per tutta una serie di altri progetti,come ad esempio l’outsourcing, che stiamo valutando di accentuare per quanto riguarda le infrastrutture nel loro complesso, visto che oggi riguarda solo alcune aree, come l’helpdesk».

Allo studio, anche un utilizzo maggiore di quei sistemi che migliorano la qualità del lavoro. «Si tratta di un progetto che seguiamo con la direzione Hr per arginare le difficoltà legate alla delocalizzazione che contraddistingue l’azienda. Abbiamo appena rilasciato, ad esempio, una nuova versione del portale, per accrescere la partecipazione e la collaborazione dei dipendenti».

Già sfruttate da tempo, invece, le potenzialità della videocomunicazione: diverse postazioni sono dotate di strumenti per realizzare incontri e riunioni virtuali e una quindicina le sale attrezzate. Forte attenzione anche sul fronte sicurezza. «Quella interna è in fase di miglioramento, anche se non abbiamo mai avuto problemi. Però, proprio per evitare che si verifichino, bisogna muoversi per tempo. Abbiamo da poco rilasciato un importante servizio di disaster recovery, per proteggerci da eventi catastrofici. Un progetto che ha richiesto un grosso sforzo di bonifica dal punto di vista documentale e infastrutturale».

È iniziato da qualche tempo, e procede con determinazione, anche il processo di virtualizzazione. «Abbiamo iniziato da un po’ di mesi e stiamo coinvolgendo tutti i server che stanno a Genova, Roma e Siracusa. Per ora siamo a circa cento virtuali per 280 fisici ma l’obiettivo è di raggiungere una proporzione di 1 a 6 entro un paio d’anni».

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