Compuware si rilancia con il 2.0 in sette aree di attività

Le linee guida del nuovo programma, avviato a livello mondiale, sono focalizzazione, essere best in class su alcuni fronti e specializzati su altri

Rifondare l’attività della società dall’interno, riorganizzando business, marketing e struttura. Questo il messaggio che sta dietro all’iniziativa Compuware 2.0, avviata a metà maggio dall’omonima società, che rappresenta il consolidamento di un programma partito circa 8 mesi fa con il progetto Business Transformation Team e che ha portato anche alla formalizzazione di un nuovo logo.

Le linee guida, come anticipato dal country manager italiano, Massimo Zompetta, sono focalizzazione, essere best in class su alcuni fronti e specializzati su altri. A tale proposito sono state individuate 7 aree di attività. La prima è Vantage, la suite per il monitoraggio delle prestazioni applicative (area dove la società afferma di essere best in class), su cui punta particolarmente e sulla quale sta facendo forti investimenti anche attraverso acquisizioni mirate.

La seconda riguarda i mainframe (best in class), che rappresenta ancora un business importante per Compuware, in quanto ha contribuito a realizzare circa 400 milioni di dollari su un fatturato di 1,23 miliardi relativo all’esercizio fiscale 2008 (concluso il 31 marzo scorso). Su questo fronte, oltre a consolidare la base dell’installato, la società prevede di declinare l’offerta in modo nuovo, affrontando tematiche come Data privacy, Application auditing e Mips management.

Terza area è il Change point (anche questa best in class), che risponde alle tematiche di performance management, dove Gartner posiziona Compuware nel quadrante dei leader, mentre la quarta è la Qualità del software.

La quinta riguarda Covisint, piattaforma collaborativa on demand per la condivisione di dati di laboratorio e relativi a ricette, che porta la società a cimentarsi in un business per lei non tradizionale, frutto dell’acquisizione di Hilgraeve, dalla quale arriva Bob Paul, oggi nuovo presidente e Coo di Compuware, tra i promotori del programma di rilancio 2.0.

Sesta area di attività è quella relativa ai Servizi, che puntano su una maggior profittabilità e sulla focalizzazione di tematiche come processi e metodologie quali Itil e Six Sigma (su cui la filiale italiana ha formato 10 specialisti) alle quali si sta aggiungendo anche Cobit (2 persone), mentre l’ultima è Uniface, un ambiente di sviluppo aziendale per creare, rinnovare e integrare applicazioni aziendali complesse ed estese, dove la società vanta una grande base di installato. A queste sette aree corrispondono altrettante organizzazioni di vendita e specializzazioni interne, pur con obiettivi di unitarietà nell’interfaccia con i clienti.

Infine Andrea Nava, direttore tecnico del Sud Europa (Italia, Francia, Spagna e Portogallo) di Compuware ha presentato i risultati di una ricerca condotta da Forrester Consulting a livello mondiale (su 389 global It decision maker) dalla quale emerge che pur adottando l’81% del panel gli Sla (Service level agreement) in media solo il 74% si ritiene soddisfatto e questo perché le aspettative del business sono superiori alla capacità dell’It. Tra le principali ragioni addotte dagli insoddisfatti emergono l’uso di metriche di livelli di servizio che non sono compatibili con gli obiettivi di business e il fatto che i dirigenti non ricevono informazioni relative agli Sla a intervalli regolari.

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