ComputerGross va in Slovenia

Dovrebbero essere a buon punto le trattative con un distributore locale. Ma anche la Spagna e Portogallo continuano a essere due Paesi che potrebbero aiutare a crescere. Buono l’anno fiscale appena concluso: +8%

Stoppato definitivamente ogni possibile accordo con Arrows, ComputerGross sta rivolgendo la propria attenzione alla Slovenia. Pare che sia a buon punto la trattativa con un distributore, area sempre Ibm, che segue questo mercato “molto più vicino alle logiche austriache che a quelle slave” afferma Paolo Castellacci, presidente di ComputerGross sorridendo allo stile teutonico di un mercato così vicino all’Italia.

Necessaria, sembra essere la crescita all’estero da parte del distributore che, comunque, ha chiuso il proprio anno fiscale (30 aprile) con una crescita dell’8% (pari a 460 milioni di euro) con un utile prima delle tasse di 5 milioni di euro (+40% rispetto all’anno precedente). Ma sono forti anche le strategie di diversificazione di brand.

Una volta molto legata ai prodotti Ibm, Castellacci sente la necessità di intraprendere altre alleanze. “Intendiamo continare a dare valore alle soluzioni di Ibm, ma sul volume siamo autonomi” è il pensiero di Castellacci che è “corteggiato” da grandi brand a cui a breve potrebbe allargare le braccia.

Ma all’estero si deve andare. E la Slovenia farà “solo” due milioni di abitanti, ma pare abbia buone performance di crescita nel settor Ict. Ma, anche le attività sulla Spagna stanno allargandosi. Con un occhio di riguardo anche al Portogallo. Qui, però i giochi non saranno aperti su un distributore, bensì in area system integrator. La stessa su cui ComputerGross si sta organizzando anche per offrire dei servizi a valore aggiunto qui in Italia.

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