Compromesso in vista nello scontro sull’I/O?

Il ServerTech ’99, in corso di svolgimento a San José, in Caifornia, potrebbe essere stato il teatro di nuove, positive evoluzioni nella disputa che caratterizza il futuro delle tecnologie di I/O e che vede ora contrapposti i sostenitori di Futu …

Il ServerTech ’99, in corso di svolgimento a San José, in Caifornia,
potrebbe essere stato il teatro di nuove, positive evoluzioni nella disputa
che caratterizza il futuro delle tecnologie di I/O e che vede ora
contrapposti i sostenitori di Future I/O (Compaq, Hp e Ibm, tra gli altri)
a quelli di Next Generation I/O (Intel in testa). L’analista di Dataquest,
Kimball Brown, ha approfittato del suo ruolo di moderatore per invitare i
contendenti a un maggior dialogo. Il punto di partenza è comune e si basa
sul fatto che l’attuale Pci è troppo lento per supportare le necessità d
i
input/output dei processori delle prossime generazioni. La maggior parte
dei costruttori, inoltre, concorda sulla necessità di dover passare a
un’architettura di tipo "switched fabric". La spaccatura è avvenuta sul
controllo di questi sviluppi, che molti non vogliono lasciare in mano a
Intel.
Brown ha sottolineato che il problema non sta tanto nella tecnologia quanto
nel modello di business. Intel, naturalmente, vuole imporre uno standard
ampiamente disponibile, perché questo le agevolerà la vendita di chip pe
r
server ad alto margine. Compaq, Hp e Ibm, invece, vogliono poter
differenziare i propri prodotti, che rischiano di diventare commodity. R
visto che già i chip saranno comuni (Ia-64), non resta che puntare
sull’I/O. Future I/O promette di essere più rapida di Ngio, ma è previst
o
che arrivi un anno dopo. Nel frattempo, il trio promotore punta su uno
sviluppo intermedio, Pci-X, del quale Intel e soci non vedono, invece, la
necessità.
Chiamati in causa a ServerTech ’99, i contendenti non hanno bocciato in
partenza l’idea di qualche compromesso. Ibm ha sostenuto che Pci-X potrà
servire anche per trovare il tempo di un’intesa, ma Sun ha ribattuto che
questa tecnologia non sembra poter offrire prestazioni sufficienti che ne
giustifichino l’adozione. Ma tutti gli oratori hanno concordato
sull’opportunità di avvicinare, in prospettiva, le due soluzioni, a livell
o
tecnico e hanno ammesso contatti sulla questione delle proprietà
intellettuali e sul controllo degli standard. Qualcuno si è lasciato
scappare che un documento comune potrebbe essere rilasciato nel tempo che
intercorrerà tra il rilascio di Ngio e quello di Future I/O.

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