Compaq: saltano altre 4mila teste

Anche Compaq si aggiunge al fitto elenco dei nuovi “tagliatori di teste”. La società texana presenta ai dipendenti il conto della recessione nel mercato dei pc. Annunciati 4mila licenziamenti, che si vanno a sommare ai 3.500 già attuati negli scorsi mesi. E non sarebbe ancora finita…

Compaq annuncia che i risultati del trimestre conclusosi il 30 giugno saranno inferiori a quelli del primo quarter. I vertici della società presenteranno i dati della gestione aprile/giugno il prossimo 25 luglio ma anticipano che il fatturato dovrebbe attestarsi intorno agli 8,4 miliardi di dollari, il 9% in meno rispetto al consuntivo di fine marzo. Inizialmente, l’azienda aveva ipotizzato un fatturato per il secondo trimestre pari a 9 miliardi di dollari ma le previsioni sono state ridimensionate dopo la presa di coscienza della crisi che sta investendo il Vecchio Continente. Il mercato europeo dei personal computer, infatti, sta vivendo gli strascichi della recessione statunitense e le vendite hanno subìto forti contrazioni, soprattutto in Germania e Regno Unito. Proprio alla crisi europea il Cfo Jeff Clarke imputa il maggior peso delle scarse performance di Compaq negli ultimi tre mesi. I vertici della società texana si vedono quindi costretti ad annunciare una ulteriore ristrutturazione, del valore di 490 milioni di dollari, che comporterà tagli di personale e la riduzione delle scorte di magazzino di distributori e rivenditori. 4mila sarebbero i posti di lavoro in pericolo; i nuovi licenziamenti si sommano agli altri 3mila e 500 già attuati nel corso degli ultimi mesi e il conto è presto fatto. I tagli fanno parte dell’ambizioso progetto di ristrutturazione, avviato lo scorso marzo, che dovrebbe portare a ridurre la forza lavoro mondiale di Compaq di almeno 8.500 unità entro fine anno e a risparmiare circa 900 milioni di dollari. Fonti non ufficiali, tuttavia, sostengono che nella realtà il bilancio della ristrutturazione sarà ben più pesante e prevedono che, a fine 2001, saranno almeno 11mila i lavoratori Compaq candidati a ingrossare le liste dei disoccupati. Il Ceo Michael Capellas ha chiarito che la società si prepara a prendere “drastiche misure” per contrastare il calo delle vendite.

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