Compaq rivitalizza l’immagine di OpenVms

Sulle piattaforme legacy, almeno per il momento, Compaq non intende rinunciare al contributo tecnico-commerciale che ancora può dare il sistem a operativo OpenVms, ereditato da Digital. Secondo le rilevazioni più recent i compiute dalla s …

Sulle piattaforme legacy, almeno per il momento, Compaq non intende
rinunciare al contributo tecnico-commerciale che ancora può dare il sistem
a
operativo OpenVms, ereditato da Digital. Secondo le rilevazioni più recent
i
compiute dalla società, l’ambiente sarebbe oggi installato su 450mila
server e sarebbe utilizzato da circa 10 milioni di utenti nel mondo. Da qui
nasce il proclama, recentemente lanciato dal vicepresidente Rich Marcello,
di un impegno specifico destinato a durare almeno per i prossimi cinque
anni.
OpenVms serve oggi prevalentemente le piattaforme midrange Vax, ma può
funzionare anche sui computer a base Alpha. In prospettiva, sarà
inevitabile proporre una migrazione verso Unix o Windows Nt. Quest’ultimo
ambiente sembra il preferito dagli utenti che oggi mostrano propensione a
cambiare, ma, sempre secondo Marcello, almeno il 40-50% dell’attuale base
installata vuole continuare con ciò che ha in casa. L’ultima versione
dell’ambiente, la 7.2, è stata così studiata per una più agevole
integrazione con Windows Nt, ma ha aggiunto anche caratteristiche di Smp e
di system management. Fra le novità, si segnala anche il supporto del
modello Com di Microsoft, preludio al passaggio verso Com+, atteso per le
prossime versioni di OpenVms.
Altra importante evoluzione della versione 7.2 è l’integrazione della Java
virtual machine di Sun. Anche qui sono previste future novità, che peraltr
o
si estenderanno anche verso le reti, con il supporto di Fibre Channel,
della connettività cluster e dello stack Tcp/Ip. Attualmente, viene presa
in considerazione pure l’ipotesi di integrare un motore Http.

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