Compaq mette in strada i server cluster

Entro marzo Compaq perfezionerà il primo bundle di server cluster. L’offerta sarà trasversale, nel senso che potrà coinvolgere due modelli di ProLiant differenti per capacità. Il numero, due, è fissato non da Compa q, …

Entro marzo Compaq perfezionerà il primo bundle di server cluster.
L’offerta sarà trasversale, nel senso che potrà coinvolgere due modelli
di
ProLiant differenti per capacità. Il numero, due, è fissato non da Compa
q,
ma dalla capacità di Microsoft Cluster Server, ovvero il server software
per la condivisione logica di dati e applicazioni abbinato a Windows Nt
Server 4 edizione Enterprise, che per il momento si limita a supportare due
nodi di comunicazione. Nel bundle cluster, però, Compaq ci mette molto del
suo.
Il primo passo per la costruzione dell’architettura E2000, destinata a
modificare l’utilizzo delle reti locali all’interno delle aziende, comincia
dall’utilizzo della tecnologia ServerNet, retaggio dell’acquisizione di
Tandem, che provvede all’interconnessione fisica dei due ProLiant che
l’utente sceglierà. Su un piano di alternativa più tradizionale, Compaq
perfeziona l’offerta anche senza ServerNet, semplicemente collegando i due
server (che saranno identificati dalla serie S) in modalità Scsi, via
Ethernet.
La proposta più innovativa che Compaq formulerà il mese prossimo, dunque
,
fa riferimento a un cluster di due ProLiant della serie F, dove "f" sta per
Fibre Channel. Usufruendo di questa tecnologia di trasmissione dei dati,
infatti, il cluster che Compaq proporrà, sposterà tutta l’intelligenza
necessaria per la gestione dei dischi all’esterno dei server, ottenendo tre
obiettivi: liberare la macchina da un peso elaborativo, spingere il
throughput fino a 100 Mb al secondo e permettere una maggiore gestione
della memoria di massa. Le schede Fifbre Channel che monteranno i nuovi
server Compaq, infatti, gestiranno fino a sei sistemi di storage, e ognuna
di questi potrà contenere fino a otto dischi. In pratica, un cluster a due
nodi potrà gestire fino a 48 dischi.
Per la fine dell’anno, poi, è attesa l’estensione a più nodi della
capacità della gestione dei cluster. Ovviemente, con connessioni a fibra
ottica. Tanto più che oggi il limite fisico della distanza fra server e
dispositivi di storage è di 500 metri. In futuro sarà di 10 chilometri.

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