Compaq lavora sulla fascia alta

Al recente rilascio degli Himalaya S72000, fa subito seguito la disponibilita di software applicativo, votato soprattutto all’e-business.

Il reparto produttivo di Compaq lavora con grande attivismo, anche se
l’azienda non sembra aver ancora assorbito il trauma legato a una deludente
quanto insolita chiusura trimestrale e alle successive dimissioni forzate
dall’amministratore delegato, Eckhard Pfeiffer.
Il lancio dei sistemi di fascia alta Himalaya S72000 è stato subito
accompagnato dalla disponibilità di applicativi mirati, in particolare
concentrati sull’e-business. La novità più significativa si chiama Isg
Navigator ed è un middleware integrato per l’accesso a database eterogenei
,
servizi transazionali per Java server e la possibilità di creare
applicazioni non stop da script Java. Il prodotto consente agli utenti di
accedere ai dati su Himalaya da altre piattaforme, inclusi server Nt,
offrendo una vista singola di database eterogenei attaverso Web browser
standard. Il database può essere compatibile Ole, ActiveX, Data Object,
Java Database Connectivity od Open Database Connectivity.
Transaction Server for Java, invece, incorpora middleware transazionale
Corba in Java e consente così di aumentare il potenziale degli applicativi
Java, abbinando il parallelismo massivo alla fault tolerance per le
transazioni ad alte prestazioni. Infine, iTp Web Server lavora con le
Active Transaction Pages e consente agli utenti di progettare applicazioni
transazionali con un tool di scripting server che comunica con i database
Sql, il middleware Tuxedo e Socket.
A tutto ciò Compaq ha aggiunto una varietà di servizi che includono desi
gn
e implementazione per l’ambiente Himalaya.
Come detto, tuttavia, i problemi organizzativi legati all’acquisizione
Digital e al cambio della guida operativa non sembrano ancora risolti. Di
qualche giorno fa è la notizia della chiusura si uno stabilimento a Salem,
nel New Hampshire, con il conseguente licenziamento di 900 dipendenti. Il
costruttore ha deciso di spostare la produzionedei server Alpha in altri
due impianti nell’arco di 6-9 mesi. Proprio il business high-end ereditato
da Digital è stato indicato come una delle cause dei recenti risultati
deludenti, anche se probabilmente non la più importante.
In parallelo, il costruttore texano ha ammesso che la ricerca di un nuovo
Ceo potrebbe incidere sulla propria pianificazione strategica, ritardando
importanti decisioni operative e, dunque, provocando effetti sui risultati
dei prossimi trimestri. Le riflessioni sono contenute in un documento di
sette pagine consegnato nei giorni scorsi alla Security and Exchange
Commission (Sec). Secondo le ultime indiscrezioni, dopo aver esaminato
qualche candidato esterno, ora il board sembra intenzionato a promuovere un
dirigente interno al ruolo di Ceo.
Al di là della momentanea assenza di una guida operativa in piena attivit
à
(il ruolo è ora occupato, ad interim, da un terzetto di membri del
consiglio d’amministrazione), vengono ammessi anche problemi di
integrazione Digital e Tandem, in particolare nella sincronizzazione delle
diverse roadmap produttive, dei processi di business, della logistica, dei
servizi e delle attività produttive. L’oggettiva difficoltà di assemblag
gio
di tutti questi elementi potrebbe generare qualche probelma di prestazioni
nel breve periodo, anche se la società ritiene di trarre nuova forza e
forti potenziamenti a lungo termine. Nel documento viene indicato anche che
sono stati completati 14.200 dei 17mila licenziamenti preventivati
all’indomani dell’approvazione del merge. Alla fine, un totale di 12.400
sarà sfrondato dall’organico ex Digital.

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