Compaq continua a correre. Ibm cammina piano

Il rilascio contemporaneo delle chiusure d’esercizio dei due big informatici evidenzia la conferma dell’ascesa incessante di Compaq, capace di migliorare ancora del 60% i propri utili. Per Ibm, invece, profittifatturato si sono mostrati stabili.

Se Ibm mantiene di gran lunga la cima della classifica mondiale delle
aziende d’informatica, Compaq è, fra le big, senz’altro quella che cresce
di più. L’azienda texana, infatti, ha chiuso l’esercizio ’97 con una
crescita del 23% nel fatturato e addirittura del 60% negli utili. Cresce
soprattutto il peso delle attività enterprise della società, che nel qua
rto
trimestre sono arrivate al 37% sul fatturato totale (7,3 miliardi di
dollari). Sui profitti di 2,1 miliardi di dollari, va calcolata una quota
di accantonamento per acquisizioni e altre voci una tantum, con la quali il
totale scende a 1,9 miliardi. Il giro d’affari annuo si è attestato sui
24,6 miliardi di dollari.
Il presidente e Ceo, Eckhard Pfeiffer, ha confermato di attendersi anche
per il futuro crescite a un ritmo che sopravanza di circa due volte e mezzo
quello del mercato globale. I problemi asiatici non sembrano aver inciso
particolarmente sul bilancio della società.
"A very good year". Così si è espresso il presidente e Ceo di Ibm
,
Louis V. Gerstner, nel commentare i risultati dell’esercizio fiscale del
1997. Gli utili netti si sono attestati su 6,1 miliardi di dollari, pari a
una crescita del 3,9%, mentre il fatturato è salito a 78,5 miliardi di
dollari, mettendo a segno un incremento del 3,4%. A un’analisi più
dettagliata del bilancio, emerge che a portare in attivo Ibm è stato il
settore dei servizi, che ha totalizzato 19,3 miliardi (+21,6%), mentre
tutti gli altri settori hanno accusato qualche difficoltà.
L’hardware è stato praticamente stabile è si è fermato a quota 36,229
miliardi (-0,2%), mentre il maintenance è sceso dell’8,3%, pari a 6,4
miliardi. La sorpresa viene dal software, che ha accusato un calo dell’1,6%
attestandosi a 12,8 miliardi, decisamente controcorrente con i trend di
mercato. All’interno di questo settore, però, hanno brillato Lotus Notes,
di cui solo nell’ultimo trimestre sono state vendute quattro milioni di
copie, mentre anche Tivoli ha raddoppiato le vendite da un anno all’altro.
Trainante si è rivelato, per il raggiungimento di questi risultati, il
quarto trimestre, chiuso con un fatturato di 23,7 miliardi di dollari (+3%)
e con un utile netto in crescita del 10% (2,1 miliardi). Risultati, questi,
piuttosto positivi secondo Gerstner in considerazione delle difficoltà
riscontrate in certe regioni, come Europa, Medio Oriente e Africa che nel
quarto trimestre, hanno subito un decremento del 4% per un totale di 7,7
miliardi, compensato da una crescita del 9% nel Nord America (10,4
miliardi) e del 10% nell’area Asia-Pacifico (4,4 miliardi).

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