Commvault Italia è 100% canale

Il vendor americano, specializzato in soluzioni di storage e backup, inaugura a Milano la sede italiana e punta sull’appoggio del canale per guadagnare subito una posizione di rilievo nel mercato nostrano dell’archiviazione dati

«Commvault ha cominciato a siglare contratti con clienti e partner italiani lo scorso febbraio, ben prima della presentazione ufficiale della nuova sede aperta a Milano: era importante entrare nel mercato nazionale dello storage avendo già a disposizione un portafoglio clienti e una rete di terze parti, su cui contiamo per una rapida diffusione del nostro marchio e per centrare il più ampio numero possibile di target».
Francesca Cieloscuro e Cristian Meloni, rispettivamente channel manager e pre-sales technical manager per l’Italia di Commvault, multinazionale americana specializzata nella realizzazione di software per il data management, sanno bene che, in un settore con alti tassi di crescita, è fondamentale non perdere tempo e tenere il passo della concorrenza.

Del resto i due manager, cui l’headquarter di Oceanport, New Jersey, ha affidato il controllo della nuova filiale italiana di via Senigallia a Milano, sesta in Europa dopo quelle di Germania, Spagna, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito, hanno le idee chiare su come aggredire il mercato nostrano e guadagnare posizioni nella classifica dei vendor di settore: proporre soluzioni altamente integrabili e compatibili e fare del canale una risorsa strategica della propria struttura di vendita.
In quest’ottica, la suite di prodotti Simpana 7.0, acquistabile come pacchetto o in forma di Sas, sembra poter raggiungere l’obiettivo, se è vero che essa racchiude in un’unica piattaforma, certificata Windows server 2008, le diverse applicazioni per lo storage e il backup aziendale.
«I software Simpana – spiega Meloni -, offrono all’utente un notevole risparmio degli investimenti in infrastrutture e in risorse umane dedicate, grazie a una soluzione che, essendo compatibile con i sistemi preesistenti, riduce al minimo anche i costi di transizione da un marchio all’altro».

Tuttavia, è sul canale che Commvault punta per vincere la sfida italiana. L’azienda infatti, «il cui target preferito – puntualizza Cieloscuro -, è la clientela corporate e enterprise, soprattutto il mondo della finanza e della Pa, con l’aiuto delle terze parti conta, in futuro, di riuscire a coprire tutte le fasce di mercato».
Al momento, sono attive partnership OEM e tecnologiche con alcuni dei brand più noti, tra cui Dell, Hitachi Data Systems, Hp, Microsoft, Novell, Oracle, e un accordo di distribuzione con Magirus, ma il management è già all’opera per la definizione di una struttura interna dedicata alla formazione di Var, system integrator e rivenditori vari, «purché dotati di un background in materia», capaci di diffondere in maniera capillare sul mercato l’architettura Simpana.

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