Commerce Server 2002. Un upgrade sulla strada del B2B «consapevole»

Con l’aggiornamento del server per gestire i siti commerciali, Microsoft assimila la lezione data dal mercato, che ha attenuato l’entusiasmo attorno all’e-commerce, e fornisce uno strumento capace, al contempo, di scalare e di garantire compatibilità con strutture dati di tipo Com.

Commerce Server 2002 è la nuova soluzione che Microsoft indirizza alle medio-grandi aziende che intendono avere un’interfaccia commerciale con il mondo esterno e integrata il più possibile con il sistema gestionale interno. In pratica, è uno strumento per il B2B. È questa, infatti, l’osservazione che fa anche il responsabile dei server Internet di Microsoft, Gianluca Zanelotto, (che insieme a Cs2002 gestisce anche Biztalk, Iis, Content Management e Share Point Portal Server). "Microsoft – sostiene Zanelotto – come altre società, ha assistito all’evoluzione del commercio elettronico verso il B2B". In sostanza, un modo elegante per dire che la bolla dell’e-commerce verso il consumatore è esplosa prima di gonfiarsi. Per sostenere che le capacità tecniche di Cs2002 hanno imboccato la corretta direzione, Zanelotto cita la previsione di Gartner: entro il prossimo anno l’80% del traffico Internet per il B2b parlerà la lingua di Xml, e il 75% delle aziende che fatturano oltre 100 milioni di dollari utilizzerà i Web service. Guarda caso, proprio due fra le caratteristiche abilitate da Cs2002.

Il segno dell’evoluzione


Il cammino intrapreso da Commerce Server, del resto, è lì a testimoniarlo. Nato come Merchant Server a metà degli anni 90, era più che altro un "atto dovuto", in un momento in cui la società era totalmente concentrata sulle annose battaglie dei browser. Ma il prodotto, per come ce lo ricordiamo, era immaturo. Poi venne il salto generazionale, rappresentato da Site Server, che accompagnò la prima ondata entusiastica di commercio elettronico, entrata poi nel vivo con la riorganizzazione dei server di back end e la tornata di tool marchiati 2000, ancora rispettosi dello standard a oggetti distribuiti Com. Infine, e veniamo ai giorni nostri, la nascita del framework .Net, basato sui Web service, ha obbligato Microsoft a un adeguamento delle proprie applicazioni di back office. Un back end, peraltro, che, in ottemperanza alla reale missione dei Web service, è sempre più ravvicinato al front end, ovvero al partner commerciale o al cliente. Cs2002, quindi, è un upgrade dettato dall’esistenza di .Net.

I punti chiave dell’aggiornamento


"Commerce Server 2002 – specifica Zanelotto – ususfruisce degli stessi tool di programmazione e di amministrazione che erano di Commerce Server 2000, ma può implementare nuovi servizi, nell’ottica della globalizzazione delle applicazioni e della scalabilità dei componenti". Con il primo termine il responsabile dei server Internet di Microsoft allude alla possibilità di creare siti Web di B2B multilingua, multivaluta e multi-fiscali, liberando l’utente, con una parametrizzazione a priori, dalle problematiche relative all’automazione degli adeguamenti da paese a paese (è in questo senso che va intesa la globalizzazione di Cs2002).


Con scalabilità delle componenti, Zanelotto richiama una capacità chiave di Cs2002: la cosiddetta "cluster awareness". "Ora – sostiene – Commerce Server 2002 è totalmente a disposizione delle architetture cluster, e quindi può girare con Windows Datacenter e garantire un uptime delle applicazioni del 99,999%".


E un tool così orientato ad abitare negli host deve supportare picchi elaborativi elevati. Eccoli: 10mila cataloghi online (virtuali), 1 milione di prodotti per catalogo, 25 milioni di utenti Sql, 10 milioni di utenti in Active Directory, 5mila membri per gruppo.


Questi numeri fanno capire che la ricerca della scalabilità ha portato fuori dal bacino diretto delle Pmi la soluzione di commercio elettronico di Microsoft. Le parole di Zanelotto lo confermano: "Non è certo un sistema per gestire il piccolo negozio su Internet. Nasce per essere un tool di hosting con funzioni per gestire, su una singola macchina, fino a 10 siti". Ecco, quindi, che la Pmi potrebbe essere un utente inconsapevole delle feature di Cs2002, nel caso si affidasse a un Asp che lo utilizza nel proprio data center.

Il segno della continuità


Ancora riguardo alle funzionalità, va detto che il sistema è, ovviamente, abilitato al funzionamento con le strutture .Net, esportando qualsiasi cosa stia in un catalogo, in formato Xml. Ma nell’Sdk (Software Development Kit) fornito per la personalizzazione del prodotto alle esigenze d’azienda, esistono "sitelet" (protositi) anche in formato Com.


Per funzionare, Cs2002 richiede Windows 2000 Sp2 (Advanced Server o Datacenter), Explorer 5.5 e Sql Server. In versione standard (per server fino a 2 vie) costa 8mila euro per processore, in versione enterprise, 23mila euro per processore.

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