Come Secondamano ha trovato il data center

Editoria / Contenimento, scalabilità e integrazione sono i principi che hanno mosso l’editore

Per adattare le scelte in ambito tecnologico alle reali esigenze, Secondamano ha intrapreso diverse sfide nel corso degli anni. L’adozione di InfraStruXure di Apc è solo l’ultima di esse. Dalla pubblicazione del primo numero, nel 1977, le necessità dell’editore di piccoli annunci si sono estese e diversificate, con continui rinnovamenti, oltre che nei contenuti, anche dal punto di vista It. Nata come quindicinale, l’edizione milanese conta oggi cinque uscite settimanali, circa 80 pagine e 12.000 annunci gratuiti al giorno. La società, poi, edita decine di edizioni locali. «Abbracciamo in modo ampio tutti gli aspetti dell’Information technology dal supporto alla configurazione». La società, infatti, utilizza sistemi editoriali avanzati, tra cui quello per la raccolta annunci. «Era diventato per noi prioritario costruire un data center capace di supportare al meglio la produzione, in grado di rispondere a esigenze concrete
– prosegue -, affidabile anche nella componente di contenimento, con una infrastruttura veloce dal punto di vista dell’installazione, scalabile e con un’ottima gestione e controllo, soprattutto remoto, degli apparati. Un data center sicuro, poi, deve comprendere sistemi di protezione di environment, che vanno dal condizionamento agli allarmi anti-incendio, fino a un sistema di controllo accessi».


Aumentare la qualità significava anche essere presenti in una sede più appropriata, dotata di una sala Ced all’avanguardia. Per questi motivi, la società aveva bisogno di un rinnovamento, mantenendo però le caratteristiche esistenti.


Dopo aver valutato le proposte di diversi vendor, la scelta è ricaduta sulle soluzioni di contenimento InfraStruXure di Apc. Tale tecnologia è in grado di fornire alla sala server infrastrutture modulari, personalizzabili e, allo stesso tempo, costituite da componenti standard.


«Acquistando prodotti di brand diversi – dice Menegatti – il rischio di imbattersi in un problema di integrazione sarebbe stato elevato». La divisione sistemi informativi di Edizioni Secondamano utilizzava, invece, già da tempo i gruppi di continuità a marchio Apc e l’esperienza positiva, unita alla possibilità di visionare un’installazione completa e funzionante, l’hanno convinta a rivolgersi allo stesso fornitore.


Scalabilità e corretta implementazio-
ne erano altre variabili richieste. «Il sistema di monitoraggio ci consente
il controllo totale di quanto avviene nella sala server
– completa il manager -. Inoltre, non avremo problemi di ampliamento dell’infrastruttura in caso di aggiunta di apparati visto che il sistema è davvero scalabile, sia dal punto di vista dei moduli rack che dei dispositivi di alimentazione. Dopo soli due giorni dalla consegna della merce, infine, la soluzione era già operativa».

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