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Come scegliere l’opzione di computing giusta su Google Cloud

L’ecosistema di Google Cloud presenta un’offerta ricca e articolata di prodotti, servizi e soluzioni per il cloud computing.

Ciò offre naturalmente innumerevoli vantaggi. Ma, inizialmente, potrebbe risultare non subito immediato orientarsi in una gamma di proposte così articolata, soprattutto per chi si approccia per la prima volta a questa piattaforma e magari sta in generale compiendo i primi passi nel cloud computing.

La documentazione di Google Cloud è molto dettagliata e approfondita, ma chiaramente è uno strumento operativo, più che di orientamento.

In maniera molto opportuna, Google Cloud ha di recente lanciato sul proprio blog ufficiale una serie di articoli che aiutano gli utenti a orientarsi tra i servizi della piattaforma.

Uno di questi post affronta uno dei pilastri del cloud computing, forse il principale: per l’appunto, il computing.

Scegliere le giuste opzioni di infrastruttura per eseguire la propria applicazione, sottolinea Google Cloud, è fondamentale sia per il team che la sviluppa e gestisce sia, più in generale, per il successo dell’applicazione stessa e dell’intera impresa.

Il post di Priyanka Vergadia e Brian Dorsey analizza alcuni dei fattori più importanti da considerare quando si decide dove far girare un’applicazione.

Le opzioni di computing di Google Cloud si articolano essenzialmente in cinque servizi diversi.

Google Cloud

Compute Engine è il servizio per gestire ed eseguire virtual machine. Con esso, si riserva una configurazione di CPU, memoria, disco e GPU, e si decide quale sistema operativo e software aggiuntivo eseguire.

Kubernetes Engine è per i cluster Kubernetes gestiti. Kubernetes, come noto, è un sistema open source per automatizzare il deployment, lo scaling e la gestione di applicazioni containerizzate. Con GKE (che sta per Google Kubernetes Engine) si crea un cluster e si configura quali container eseguire: Kubernetes si occupa poi di mantenerli in esecuzione e di gestire lo scaling, gli aggiornamenti e la connettività.

Cloud Run è una piattaforma serverless completamente gestita che esegue singoli container. Allo sviluppatore basta “dare in pasto” il codice o un container a Cloud Run, e questo servizio gestito lo ospita e scala automaticamente come necessario per rispondere al web e ad altri eventi.

App Engine di Google Cloud è una piattaforma serverless completamente gestita per applicazioni web complete. App Engine gestisce la rete, lo scaling dell’applicazione e il database. Lo sviluppatore scrive un’applicazione web in uno dei linguaggi supportati e fa il deployment su App Engine; il servizio gestisce lo scaling, l’aggiornamento delle versioni e così via.

Cloud Functions è il servizio di Google Cloud per le funzioni serverless event-driven. Lo sviluppatore scrive il codice della sua singola funzione e Cloud Functions chiama questa funzione quando si verificano degli eventi (per esempio: HTTP, Pub/Sub, modifiche al Cloud Storage e altri).

Il post non si limita a dare una descrizione introduttiva dei servizi di computing di Google Cloud. Affronta anche alcuni dei fattori chiave della scelta, quali: che livello di astrazione è richiesto, qual è il caso d’uso da implementare, quali esigenze di portabilità si hanno, che tipo di fatturazione si desidera e altro ancora.

E non bisogna dimenticare che questi servizi non sono alternativi tra loro: ogni applicazione può richiedere un approccio diverso e, per una soluzione più completa, potrebbe anche servire un’integrazione tra più componenti.

Si tratta di una lettura molto utile per orientarsi tra i servizi di computing di Google Cloud e scegliere quale risponde meglio alle esigenze del proprio team o della propria azienda.

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