Come scegliere il disco fisso ideale

maggio 2003 Lo spazio a disposizione in un disco fisso non basta mai. File MP3, programmi e giochi sono le cause della veloce saturazione dell’hard disk installato nel nostro PC. Se poi siamo degli amanti del videoediting o siamo interessati alla compr …

maggio 2003 Lo spazio a disposizione in un disco fisso non basta mai.
File MP3, programmi e giochi sono le cause della veloce saturazione dell’hard
disk installato nel nostro PC. Se poi siamo degli amanti del videoediting o siamo
interessati alla compressione dei film nel formato DivX, la questione della capacità
del disco fisso diviene di primaria importanza.
Abbiamo così chiesto ai principali produttori di dischi fissi, interni
ed esterni, di farci avere un estratto del listino che potete scaricare in formato
Excel dal seguente link

La sua lettura serve come guida per l’orientamento nella scelta ragionata
di un hard disk. Le aziende sono le più note in questo campo: Maxtor,
Seagate e Samsung per i dispositivi interni; Lacie Freecom e Maxtor per quelli
esterni.
Mancano all’appello IBM, la cui divisione storage è
stata di recente acquisita da Hitachi e Western Digital che non ci ha fornito
i dati richiesti. Nella tabella abbiamo inserito anche l’indice ideale,
valore percentuale che indica la differenza fra il modello in oggetto e l’hard
disk “ideale” secondo i PC Open Labs.

Interni: capacità, interfaccia e velocità
Per quanto riguarda i modelli interni possiamo notare che il costo per GB dei
dischi superiori a 40 GB sia sotto i due euro e questo dato scende al salire
della capacità. Dunque nell’acquisto di un nuovo disco il miglior
rapporto prezzo/prestazioni si ha a partire da 60 GB. Per scopi particolari,
hard disk recording o videoediting, consigliamo un taglio da almeno 100 GB.
L’interfaccia di collegamento dei modelli interni è ATA-100 o 133.
Ma non fatevi impressionare dai numeri, perché le prestazioni delle due
interfacce si equivalgono.
Chi invece desideri prestazioni elevate e maggior
affidabilità può far riferimento ai dischi SCSI, indicati nel
caso di server o workstation di alto livello, ma a fronte di un alto prezzo
di acquisto.
Nel valutare l’acquisto di un hard disk prendete in considerazione anche
la velocità dei piatti: nei modelli ATA solitamente si parla di 5.400
e 7.200 RPM (Revolutions per Minute, indica i giri compiuti dal piatto in un
minuto) e la nostra scelta va ai modelli da 7.200 RPM. Sono più veloci
e non troppo costosi, anche alla luce delle tecnologie integrate di recente
che hanno permesso di superare le problematiche che affliggevano questi dischi
come la rumorosità e il surriscaldamento. Nella tabella abbiamo inserito
anche i dischi Serial Ata, che saranno disponibili in grosse quantità
solo dopo l’estate.

Esterni: meglio con doppia interfaccia
I dischi esterni rappresentano una nicchia del mercato, ma hanno un notevole
potenziale di crescita. Le nuove interfacce veloci, USB 2 e firewire, hanno
permesso di superare il principale limite dei dischi di precedente generazione:
la lentezza del trasferimento dei dati. La rinnovata velocità, unita
alla trasportabilità, fanno dei dischi esterni un’ottima soluzione
per chi lavora su diversi computer. Nella tabella abbiamo riportato una lista
di dischi esterni, che partono dai piccolissimi Pocket Drive di Lacie, che integrano
un disco da notebook, ai capienti Personal Storage di Maxtor o Big disk di Lacie
da 250 GB (presto raggiungeranno i 500 GB).
Nella scelta è meglio privilegiare la doppia interfaccia, per poter aumentare
la possibilità di collegare i dischi a diversi sistemi.

Per effettuare il download della tabella completa dei listini in formato Excel
fate clic qui

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