Come “liberare” drive USB non rimovibili, file bloccati e non cancellabili

Quando non si riescono a eliminare/spostare file bloccati e a rimuovere drive su porta USB che sono “in uso”, si possono utilizzare tecniche particolari o, più semplicemente, ricorrere a un’utility come Unlocker

File “bloccati” dalle applicazioni
Con un computer si possono fare mille cose. Navigare in Internet, gestire posta
elettronica e ascoltare musica sono solo alcuni esempi. In ambito lavorativo
è frequente creare e modificare fogli di calcolo, documenti di testo
e di altra tipologia.

Prima o poi sorge la necessità di cancellarli o di spostarli da una
cartella a un’altra, ma in alcuni casi non ci si riesce perché
appare l’indicazione: “file bloccato”.

Normalmente questa situazione è causata dai programmi che aprono file
temporanei e ne mantengono attivo il collegamento anche dopo la chiusura del
relativo documento. È il caso di Microsoft Word che, quando
apre un file di testo, ne crea un altro di appoggio per tenere traccia delle
modifiche eseguite nel documento principale. Serve, per esempio, quando si chiede
di annullare le ultime azioni eseguite: Word riesce a farlo rapidamente
grazie ai dati registrati nel file temporaneo aperto “in parallelo”.

Chiudendo il documento, però, questo file può rimanere attivo
senza essere eliminato dal file system, soprattutto se il programma
rimane aperto. La conseguenza è che non si riesce a cancellare o a spostare
il file del documento, perché risulta bloccato.

Problemi di questo tipo non sorgono solo con i programmi di gestione testi,
di grafica di presentazione e i fogli di calcolo, ma anche con applicazioni
che apparentemente non modificano i file che aprono.

Per esempio, accade con riproduttori di contenuti multimediali come Windows
Media Player
o VLC. Se li si utilizza per vedere un film o ascoltare
musica, dopo non è difficile trovarsi con un messaggio di “file
bloccato”, cercando di cancellarlo o di spostarlo altrove.

Come “liberare” i file
Il modo più semplice per liberare un file bloccato è lanciare
in esecuzione il programma con cui lo si è aperto, aprirne un altro,
modificarlo e salvarlo in un’altra cartella. Meglio ancora sarebbe salvarlo
in un altro drive, diverso da quello in cui è memorizzato il file bloccato.

Questa operazione fa sì che venga generato un nuovo file temporaneo,
rilasciando il collegamento a quello precedente. In pratica, si “libera”
il primo per permetterne l’eliminazione o lo spostamento in un’altra
cartella.

In alternativa si può utilizzare Unlocker, programma di utilità
dal funzionamento molto semplice.

Dopo averlo installato, viene inserita la voce Unlocker nel menu contestuale
di file e degli elementi che fanno parte del file system (cartelle, unità
di memoria). Per sbloccare un file, dunque, si fa clic con il tasto destro sulla
sua icona e poi su Unlocker. A questo punto si apre una finestra di
dialogo nella quale il programma chiede quale azione si intende eseguire.

Chiedendo di sbloccare il file, dopo pochi secondi si riesce normalmente a
cancellarlo o a spostarlo.

Se si lancia lo stesso comando su un file che non è bloccato, le scelte
possibili permettono di lasciare la situazione così com’è
(Nessuna azione), di cambiargli il nome, di cancellarlo o di spostarlo.

Unlocker e i drive rimovibili
I file possono essere creati su supporti di memoria interni, solitamente dischi
rigidi, o esterni al computer. Come unità di memoria esterne, si utilizzano
spesso drive a penna e dischi collegati su porta USB (Universal
Serial Bus
), sempre più capienti nel corso degli anni. Più
di rado sono schedine di memoria a stato solido di vari standard (SD,
MMC, Memory Stick e altre ancora).

Dopo aver trasferito dati o aver lavorato con uno o più file, arriva
il momento in cui si prova a rimuovere il drive per toglierlo dalla porta. Di
solito si fa clic sull’icona Rimozione sicura dell’hardware
nel vassoio di Windows e poi sull’analogo messaggio che
appare poco dopo, per avere l’assenso a staccarlo dal computer.

Se viene visualizzata una finestra con un messaggio del tipo “Impossibile
arrestare il dispositivo…perché in uso”, però, non è
il caso di togliere la penna, la schedina o il disco: potrebbero esserci dei
file ancora aperti o in fase di trasferimento. Staccando il dispositivo in questa
situazione, si corre il rischio di perdere dati e, nel caso peggiore, di corrompere
completamente il contenuto dell’unità di memoria.

Conviene, allora, verificare quale programma tiene aperto qualcuno dei file
nel supporto, per chiuderlo. Anche in questo caso, comunque, Unlocker
può rivelarsi particolarmente utile. Può essere lanciato, infatti,
dal menu contestuale di un dispositivo rimovibile “in uso” per liberare
le aree di memoria che ne impediscono la rimozione logica.

Il problema non sorge solo con i file di dati, ma anche con i programmi che
sono stati lanciati in esecuzione dal drive rimovibile, tipicamente quelli funzionanti
senza installazione.

Unlocker: il programma che sblocca
Oltre a sbloccare file e unità di memoria rimovibili, Unlocker riesce
a risolvere anche problemi dovuti a nomi di file non validi e a sbloccare file
index.dat non cancellabili con normali comandi di Windows.

Con l’installazione viene generato un piccolo modulo di assistenza che
aggiunge un’icona con il disegno di una bacchetta magica accanto all’orologio
di sistema.

Il programma è freeware ed è disponibile in più lingue,
tra cui l’italiano. Nel sito Internet sono disponibili la versione a 32,
quella a 64 bit e quella portatile senza installazione.

Carta
d’identità
Software: Unlocker 1.9.0
Categoria: Utility
Versione: Freeware
Lingua: Italiano
S.O.: a 32 e 64 bit Windows 7, Vista, 2003, XP, 2000

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