Come Ibm vuol contenere l’energia

Pronti nuovi server con a bordo tecnologia per il controllo del consumo di energia.

Secondo il Robert Frances Group, l’energia è la sfida prioritaria per la maggior parte dei Cio delle grandi imprese It nei prossimi anni.

Allo scopo, a giugno Ibm rilascerà innovazioni hardware e software che facilitano la gestione automatica del consumo di energia nei data center allo scopo di migliorare l’efficienza e ridurre i costi.

Perno delle novità è l’introduzione di una nuova linea di server, System x, basata sull’ultima generazione di Xtended Design Architecture (Xda), che, dice Ibm, consente un miglioramento nelle prestazioni applicative fino al 90% e un aumento di prestazioni per Watt fino al 74%.

I nuovi sistemi con la tecnologia di contenimento dei costi energetici sono i modelli x3650, x3550 e x3500, con i processori dual core: il primo per consolidare i carichi di lavoro di applicazioni mission critical, il secondo per migliorare la gestione dei consumi di energia nei datacenter, il terzo per la gestione remota.

A bordo dei server (e anche dei sistemi della linea BladeCenter) c’è PowerExecutive, un’estensione del software di gestione Director, che consente di misurare il reale consumo di energia e i relativi andamenti per ogni singolo sistema fisico o gruppo di sistemi.
Progettato da Ibm Research, il software si avvale di circuiti per il monitoraggio che rilevano la quantità di energia consumata e la temperatura del sistema.

Nel corso dell’anno, poi, la versione 2.0 di PowerExecutive darà anche la possibilità di gestire la quantità di energia utilizzata da un singolo server o gruppi di server, in modo da pianificare l’impiego di energia disponibile per avere prestazioni applicative maggiori.

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