Come funziona la tecnologia Bluetooth – parte 3

Profili Ogni dispositivo Bluetooth supporta un certo numero di profili, ognuno dei quali definisce come implementare un certo compito. In pratica, i profili corrispondono ai servizi offerti da un dispositivo ed è responsabilità dei produttori dotare i …

Profili
Ogni dispositivo Bluetooth supporta un certo numero di profili, ognuno dei quali
definisce come implementare un certo compito.

In pratica, i profili corrispondono ai servizi offerti da un dispositivo
ed è responsabilità dei produttori dotare i prodotti
Bluetooth dei profili necessari per l’utilizzo previsto da parte degli
utenti.

Per esempio, quando acquistate un cellulare Bluetooth con
l’idea di usarlo a mani libere (soprattutto in automobile), dovreste accertarvi
che sia il cellulare sia l’auricolare/microfono supportino il profilo
Handsfree e non solo il più limitato Headset (cuffia). Non tutti i cellulari
e auricolari Bluetooth supportano il profilo Handsfree, un’aggiunta alla
versione 1.1 di Bluetooth.

Oggi ci sono alcune decine di profili, un numero giustificato dalla varietà
e dalle diverse esigenze dei dispositivi Bluetooth. Se prendiamo come esempio
un cellulare ricco di funzionalità come il Sony-Ericsson T610,
scopriamo una lunga lista di servizi Bluetooth supportati:
dal Dial-up Networking Profile, al Fax Profile, passando per l’Headset
Profile o l’Handsfree Profile, giusto per citarne alcuni.

Quest’ultimo permette di fare e ricevere telefonate tenendo il cellulare
in tasca. Basta premere un pulsante sull’auricolare/microfono e pronunciare
il nome del destinatario per eseguire la chiamata attraverso la funzione di
riconoscimento vocale del cellulare.

Il profilo Headset permette solo di connettere l’auricolare/microfono
al cellulare ma non supporta la chiamata vocale e la gestione della rubrica.

Un’altra funzione è quella di sincronizzare la rubrica e le informazioni
del Personal Information Manager del cellulare con le stesse informazioni archiviate
sul PC in Outlook o altro programma.

Un “dongle” USB (simile alle chiavi con memoria flash) per comunicare
con un cellulare Bluetooth costa pochi euro e permette al PC di comunicare con
il cellulare.

Il collegamento
Per collegare due dispositivi Bluetooth, occorre accertarsi che entrambi
supportino il profilo desiderato
(non sempre facile da scoprire) e
che la funzione Bluetooth sia stata attivata (per esempio attraverso i menu
di impostazione della connettività del cellulare).

Per motivi di sicurezza, prima che due dispositivi Bluetooth possano scambiare
dati, devono eseguire l’operazione di pairing (accoppiamento),
che normalmente richiede uno scambio di codici d’identificazione (PIN
del cellulare o altro codice specifico del dispositivo).

Inizialmente il dispositivo master cerca via radio un dispositivo slave. Sullo
slave, il più delle volte, c’è un pulsante per eseguire
pairing e connessione.

Per il master ci sono diversi metodi: un pulsante sui dispositivi più
semplici e un menu di funzioni per i dispositivi più complessi, come
cellulari e computer. I comandi per mettere i dispositivi Bluetooth nello stato
di ricerca/scoperta variano da prodotto a prodotto e sono descritti nei manuali.

La sicurezza
La sicurezza di Bluetooth, oltre che sul continuo salto di frequenza e sulla
breve portata, si basa su tre servizi critici: autenticazione, autorizzazione
e cifratura.

L‘autenticazione utilizza una chiave di collegamento
(link key) che può essere di due tipi: unit key (la
stessa chiave per tutte le connessioni) e combination key (specifica
per una coppia di dispositivi).

La link key è generata o dinamicamente (l’utente deve inserire
una passkey a ogni connessione) o – il caso più comune – tramite il processo
di pairing, che genera una link key a lunga scadenza per connessioni automatiche
tipiche di Bluetooth.

L’autorizzazione è il processo con cui un dispositivo
Bluetooth determina se un altro dispositivo ha il permesso di accedere a un
particolare servizio.

L’autorizzazione incorpora due concetti di sicurezza di Bluetooth: la
relazione di fiducia e i livelli di sicurezza dei servizi. Senza entrare nei
dettagli, notiamo che, all’occorrenza, Bluetooth ha gli strumenti tecnici
per discriminare tra le richieste di accesso e per dosare i permessi di accesso.

La cifratura (encryption) dei dati trasmessi, tramite chiave
a 128 bit, serve a mantenerne la riservatezza, garantendo che solo il destinatario
provvisto di chiave di decifratura potrà vedere i dati.

L’algoritmo di cifratura di Bluetooth si chiama E0 e
usa una chiave di cifratura basata sulla link key. Il servizio di cifratura
ha tre modalità operative: 1) nessuna cifratura, 2) cifratura delle comunicazioni
con singoli dispositivi e 3) cifratura di tutte le comunicazioni, incluse quelle
broadcast.

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