Come funziona la registrazione su DVD – parte 1

Le caratteristiche dei diversi standard di registrazione con enfasi sui supporti e i formati

giugno 2003 A fine febbraio la DVD+RW Alliance ha annunciato
l’ingresso di Microsoft nel suo comitato direttivo a fianco di pesi massimi
come Dell, Hewlett-Packard, Mitsubishi Chemical/Verbatim, Philips, Ricoh, Sony,
Thomson e Yamaha. La tecnologia “Plus” dei DVD+R
e DVD+RW, rivale e alternativa a quella DVD-R e DVD-RW
dell’originario DVD Forum
, sta infatti conquistando il favore degli
utenti, con un rapido sorpasso in termini di quote di vendita a partire dagli
ultimi mesi del 2002.
Nel frattempo, a fine 2002, Mitsubishi ha presentato un nuovo laser da 200 mW,
il doppio rispetto ai laser usati nei DVD writer 4X, che apre la strada ai
masterizzatori 16X forse già nel 2004
. In pratica, da quasi un’ora
richiesta dai primi masterizzatori per registrare un DVD, si passa con il 4X a
meno di un quarto d’ora, un tempo più che ragionevole per registrare
4,7 GB di video o dati. Teniamo comunque presente che la capacità
reale è di 4,38 GB
, ovvero 4,7 miliardi di byte; infatti anche
per i DVD si applica l’usanza commerciale, diffusa con gli hard disk, di
definire il gigabyte come potenza di 10 (10 alla nona) anziché come potenza
di 2 (2 alla 30a), come si usa per le capacità di memoria.

4X senza fretta
Anche se i campioni dei laser 16X saranno presto disponibili, i drive 4X stanno
arrivando alla spicciolata, dall’autunno 2002-2003, non senza preoccupazioni.
Se ripensiamo all’evoluzione dei CD-R, ricordiamo come l’incremento
di velocità sia stato graduale; invece con la transizione del
DVD da 2X a 4X è come se i CD-R fossero passati da 19X a 38X (con in
vista il 76X)
. La cautela del passaggio da 2X a 4X è dovuta
ad esempio alla necessità di aggiornare il firmware e di fare i conti
con la correzione degli errori, del jitter e della stabilità del supporto.
Per jitter si intendono variazioni indesiderate di una o più
caratteristiche di un segnale, come l’intervallo di tempo tra impulsi
successivi o l’ampiezza, la fase e la frequenza; nel caso di CD e DVD
il jitter si traduce in errori nella ricostruzione del segnale analogico.
Secondo i puristi, il jitter digitale dei comuni drive DVD è
eccessivo, molto superiore a quello dei drive CD
a causa della maggiore
complessità derivante dalla necessità di sincronizzare segnali
sia video sia audio. I lettori DVD professionali risolvono il problema del jitter
a suon di migliaia di dollari; al comune acquirente di un masterizzatore DVD
4X non resta che usare cautela nella scelta del drive e dei media e cercare
informazioni su siti, riviste e newsgroup. Quando i primi campioni di DVD writer
4X furono sottoposti al vaglio dell’industria, il responso fu tiepido
e critico nei confronti di un firmware non ancora adeguato. Man mano che i drive
2X escono dal mercato, si tratta di evitare problemi nella scelta di un 4X.
Inoltre anche chi possiede o acquista un DVD writer 2X può avere problemi;
in certi casi (citiamo ad esempio Pioneer ed Apple) si dovrà aggiornare
il firmware se si intendono utilizzare i media 4X, che possono danneggiare i
drive 2X.
In ogni caso prima di passare da 4X a 8X si dovrà garantire un flusso
stabile in input superiore agli 88 Mbit/s dell’8X, più di quanto
molti hard disk possono supportare.

Diversi standard
Considerando gli standard del DVD Forum e quelli della DVD+RW Alliance, oggi
ci sono sei formati di registrazione su DVD
.
Inizialmente i produttori crearono il DVD Forum per unificare in un
unico standard DVD
(DVD-Video e DVD-ROM) le tecnologie proposte da
due coalizioni, che furono costrette a mettere da parte le rivalità dalla
presa di posizione delle maggiori industrie di computer, che esigevano una normativa
unica. Il DVD Forum partorì lo standard per il DVD e per i formati registrabili
DVD-R (poi suddiviso nelle due versioni General e Authoring), DVD-RW e DVD-RAM.

Ma il DVD Forum non riuscì a sopire le differenze di interessi e di punti
di vista tra le forze in campo; ben presto HP, Philips e Sony proposero
il formato DVD+RW
(di cui il DVD+R è un’estensione), opponendo
alcuni vantaggi tecnici e tutto il loro peso industriale al DVD-R/RW di Pioneer
e compagni. Oggi oltre 50 aziende sostengono la DVD+RW Alliance, che si avvia
a diventare lo standard più diffuso per la registrazione e ri-registrazione.
Lo standard di riscrittura in teoria resta appannaggio del DVD-RAM, ma in pratica
il DVD+RW si presenta come la soluzione più flessibile per il mercato
di massa.

DVD-RAM
Anche se DVD-RW e DVD+RW sono comunemente chiamati riscrivibili, che suona meglio
di ri-registrabili (re-recordable, il loro nome ufficiale), il vero
riscrivibile (re-writeble) è il DVD-RAM
. E’ stato sviluppato
dal DVD Forum utilizzando la tecnologia a cambio di fase (PD, phase-change dual)
e sfrutta alcune caratteristiche dei drive magneto-ottici. è un formato
che si presta bene sia a registrare dati sia a equipaggiare videoregistratori
e telecamere. Accetta 100.000 riscritture anziché le
1000 degli altri due formati e ha una longevità stimata di almeno 30
anni.
I drive DVD-RAM, sebbene sul mercato dal 1998, non hanno avuto grande
diffusione
perché producono dischi leggibili su pochi lettori
DVD e non registrano CD-R/RW. Questo è dovuto al fatto che i segnali
sono registrati non solo sul solco a spirale (come fanno DVD-R/RW e DVD+R/RW)
ma anche in zone del supporto che interrompono il solco tra un settore e l’altro.
Inizialmente la capacità dei dischi DVD-RAM era di 2,58 GB, passata a
4,7 GB nella versione 2.0 del 1999 grazie a una riduzione di dimensioni delle
zone registrate e della distanza tra le tracce (i giri della spirale).
Come dice il nome, il DVD-RAM supporta l’accesso casuale e i dati
possono essere letti e scritti come in un hard disk
, con operazioni
di tipo drag-and-drop. Il formato DVD-RAM offre il Defect Sector Management,
una gestione dei settori difettosi che assicura che i dati vengano registrati
solo in aree utilizzabili del supporto e che siano letti e scritti senza errori.
Inoltre per scrivere su DVD-RAM non occorre aprire e chiudere una sessione
di scrittura
. Queste funzionalità, che rendono un drive DVD-RAM
simile a un hard disk, sono particolarmente utili ma rendono i dischi
DVD-RAM incompatibili con la maggior parte dei lettori DVD da salotto e DVD-ROM
.
Esistono dischi DVD-RAM a singola faccia (da 4,7 GB) e a doppia faccia (9,4
GB). I dischi sono reperibili con o senza cartuccia, ma sono
registrabili solo dentro la cartuccia. Le cartucce di tipo 1 sono sigillate;
quelle di tipo 2 permettono l’estrazione del disco per essere inserito
in un drive compatibile. La velocità di scrittura dei drive DVD-RAM non
va oltre 2X; ci sono modelli DVD-RAM che scrivono anche su DVD-R, ma lo fanno
a 1X e comunque non scrivono su CD. L’avvento di DVD-RW e soprattutto
di DVD+RW sempre più veloci ha ridotto l’interesse per i DVD-RAM
ai campi di applicazione che ne sfruttano l’affidabilità e l’accesso
diretto, come l’archiviazione dei file. I prezzi sono comunque
bassi, a partire da circa 160 dollari negli USA
.

DVD-R
Il DVD-R è stato sviluppato dal DVD Forum come versione registrabile
del DVD-ROM
. Ne esistono le due versioni General Use e Authoring,
leggibili dalla maggior parte dei lettori DVD ma compatibili solo con il proprio
tipo di registratore, perché la versione Authoring utilizza un laser
a lunghezza d’onda inferiore, 635 nm rispetto ai 650 nm degli altri writer
attuali (non considerando i registratori con laser a luce blu, che sono solo
agli inizi).
I DVD-R per Authoring sono usati da sviluppatori di software e di contenuti
multimediali per creare i dischi master per la produzione di massa; i DVD-R
per uso generale hanno ampia compatibilità, lunga durata (100 anni) e
basso costo dei supporti
. I DVD-R possono essere registrati in due
modi: Disc-at-once (tutto in una volta) o incrementale, che
permette di aggiungere file in tempi successivi e quindi di “finalizzare”
il volume, quando il lavoro è completo, per renderlo leggibile dai normali
lettori DVD.
Nel caso di Disk-at-once la scrittura avviene in sequenza: prima l’area
iniziale lead-in, poi i dati e quindi l’area finale lead-out. La scrittura
incrementale, analoga al packet writing utilizzabile sui CD-R, permette di aggiungere
in successione file di almeno 32 KB; un disco non finalizzato può
essere letto solo da un DVD-R
. I DVD-R, inizialmente da 3,95 GB, sono
passati a 4,7 GB nel 2000 con le specifiche della versione 2. Sebbene disponibili
dal 1997, l’alto costo iniziale dei drive, rispetto ai DVD-RAM, ne ha
rallentato la diffusione. Oggi si trovano drive DVD-RW con scrittura
4X a partire da circa 250 dollari negli USA
.

…continua

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