Come Cisco pensa di risparmiare

Le tecnologie di collaborazione online in primo piano

In occasione dell’annuale conferenza di Cisco, il Ceo, John Chambers, ha illustrato il nuovo “periodo verde” della società impegnata a ridurre di un quarto le emissioni di gas serra legate alle proprie attività nel mondo da qui a quattro anni: «Con l’aiuto delle nostre tecnologie e utilizzando la rete come la vera piattaforma globale del ventunesimo secolo, io credo sia veramente possibile cambiare le cose per tutti».

Il piano quadriennale in programma, frutto di uno studio condotto insieme all’Epa, l’Environmental Protection Agency americana, ha fissato alcuni obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni di Co2 (il 25% in meno nell’arco dei prossimi 4 anni) legate sia a stabilimenti e uffici che a veicoli e voli aerei utilizzati da personale Cisco. «Relativamente a quest’ultimo aspetto – sostiene il Ceo – abbiamo stimato che è possibile ridurre l’inquinamento del 27% semplicemente utilizzando le tecnologie di collaborazione online, come Cisco TelePresence e WebEx». Telepresenza, comunicazione unificata e navigazione in Internet sono, già oggi, strettamente integrati. In futuro, però, l’utilizzo di questi strumenti all’unisono e il passaggio di una chiamata o di una chat dal desktop al proprio telefonino di nuova generazione saranno la quotidianità, senza distinzione tra la rete, il dispositivo o il luogo di accesso. Gli altri accorgimenti previsti dal programma, che impegna Cisco a un investimento di una ventina di milioni di euro, prevedono l’estensione in varie sedi di Connected Workspace, un ambiente lavorativo ibrido che, a detta di Chambers, permette di ridurre sensibilmente i consumi elettrici, oltre allo spostamento progressivo dei consumi energetici verso le fonti rinnovabili.

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