Come cambia l’IT nelle aziende italiane

Da un’indagine condotta da EMC emerge che un’azienda su 5 prevede di attuare un cambiamento, totale o significativo, delle proprie funzioni IT. Tra le priorità per l’IT figurano, oggi, cloud, gestione della tecnologia esistente, integrazione, ottimizzazione e storage/gestione dei dati.

Secondo una ricerca realizzata da EMC sulla IT Transformation, il 64% delle aziende italiane affronterà un cambiamento sostanziale, totale o significativo, nel corso del prossimo anno. Presentata all’EMC Forum di Milano, la ricerca ha coinvolto 389 persone, tra responsabili aziendali e IT, technical architect, data scientist e responsabili storage e infrastrutture di aziende italiane provenienti da settori differenti.
Primo: guadagnare
È emerso che le principali preoccupazioni delle aziende nazionali riguardano, per una su due (55%) come aumentare i profitti e come sviluppare nuove soluzioni (45%), e per una su tre (37%), come migliorare la cosiddetta customer experience. Nell’ordine, insomma, ci si preoccurà di guadagnare di più, di fare cose diverse, di soddisfare meglio i clienti. Con l’IT.
Il 21% delle aziende italiane, infatti, ha dichiarato che prevede di attuare un cambiamento, totale o significativo, delle proprie funzioni IT.

Quale IT
La ricerca ha inoltre evidenziato che le cinque priorità IT per le aziende italiane sono il cloud computing (49%), la gestione della tecnologia esistente (46%), ulteriore integrazione tecnologica (45%), ottimizzazione di affidabilità, scalabilità e performance (41%) e storage/gestione di dati (40%).
 
Cambia il modo di lavorare
Un risultato importante emerso dalla ricerca è che non sono solamente le aziende e le funzioni IT a trasformarsi, ma anche i ruoli di coloro che lavorano nell’IT.
Vi è una crescente consapevolezza che l’avvento del cloud e l’analisi dei big data faranno emergere nuovi ruoli e competenze all’interno dei dipartimenti IT: oltre il 57% delle aziende ritiene che il cloud creerà nuovi ruoli oltre a responsabilità per lo staff IT nel corso dei prossimi tre anni, con il 36% che ritiene altrettanto valido il messaggio per quanto riguarda i big data.
Nasceranno nuove figure professionali, come il Cloud Architect e il Data Scientist.
Ancora: il 18% delle aziende in Italia ha ammesso che la propria organizzazione It non possiede, al momento, il giusto livello di competenze e conoscenze in grado di soddisfare adeguatamente le proprie priorità IT.

Cloud e big data nel mondo reale
5 intervistati su 10 ritengono che le architetture cloud sostituiranno le tradizionali infrastrutture IT entro i prossimi tre anni. Indipendentemente da variazioni specifiche del settore, emerge chiaramente che il cloud sta giocando un ruolo determinante nell’aiutare le aziende a trasformare le operazioni di business.
Il 44% delle organizzazioni concorda sul fatto che l’analisi dei big data creerà nuove dinamiche di settore nel corso dei prossimi cinque anni, con aziende che risulteranno vincenti o perdenti rispetto ad esse.
Inoltre, il 38% ha dichiarato di aver implementato o di considerare l’implementazione di strumenti di analisi di big data.
Ciò nonostante, il 62% non ha ancora preso in esame l’implementazione di strumenti avanzati di gestione e analisi dei dati.
Il 74% delle aziende intervistate ha dichiarato che la sicurezza dei dati e la governance sono priorità dimostrando proprio quanto importanti siano la privacy e la sicurezza dei dati per le aziende odierne.

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