Come cambia il mercato della componentistica

Ce ne parla Francesco Brejc, co-fondatore di Abaco International, società nata come importatore da Taiwan di componenti per pc, e ora fornitore di prodotti industriali e office ‘marchiati’ con il logo del cliente.

14 febbraio 2003. Da un anno a questa parte, e a ben guardare anche di più, il tam tam sul mercato della componentistica, e delle schede madri in particolare, non ha una bella eco. Il polso della situazione, come sempre in questi casi, arriva dall’altra parte del mondo, da Taiwan in particolare, dove i vendor cominciano a chiedersi se produrre chip sotto i 4 dollari sia ancora un business profittevole.
Lo abbiamo chiesto a Francesco Brejc, direttore commerciale e co-fondatore di Abaco International, società nata nel ’93 come importatore da Taiwan di componenti per pc, e ora fornitore di prodotti industriali e office che vengono ‘marchiati’ con il logo del cliente. E lui, in tutta onestà, ci ha confermato che l’aria che tira non è delle migliori. A dirlo sono le commesse industriali – ambito nel quale la società è entrata da 4 anni a questa parte con clienti del calibro di Alenia Spazio e Marconi -, che da una pianificazione e realizzazione del progetto a uno/due anni, hanno ridotto i tempi a quattro mesi.
«Ma è la stessa crisi di mercato a non lasciar presagire nulla di buono – continua Brejc -. Nemmeno per questo 2003 in corso che, secondo le nostre stime, sarà ulteriormente negativo, specie se il conflitto in Iraq non verrà arginato in qualche maniera. A dirlo sono anche le nostre previsioni di fatturato, volte a consolidare l’esistente e a mantenerci in linea con quei 17 milioni di euro riportati alla fine dello scorso esercizio fiscale. E se a qualcuno può sembrar poco, basta ricordargli che, da maggio del 2002, le aziende taiwanesi producono solo, ed esclusivamente, su richiesta».

Su cosa puntare, allora, per superare il momento di crisi?

«Sui servizi a valore aggiunto da dare al cliente – afferma sicuro Brejc -. Ma questo anche nel passato. Basti pensare che, con l’arrivo del magazzino in Italia, Abaco International ha allargato la cerchia dei suoi clienti dai grandi distributori, come Opengate e Tecnodiffusione, a rivenditori di medie dimensioni. Un discorso del genere è stato possibile grazie alla personalizzazione dei prodotti che riusciamo a offrire agli utenti sulle loro stesse specifiche. Inoltre, siamo diventati referenti europei, a livello di magazzino, per alcune ditte taiwanesi, nonché tester di alcuni prodotti».
Non a caso l’azienda, tra le prime a essere Certificata Iso 9001 Vision, assicura la disponibilità continua della merce, consegne entro 24 ore dall’ordine, assistenza tecnica telefonica, sostituzione e riparazioni entro una settimana.

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