Come abbiamo eseguito le prove

Test e condizioni di prova per misurare le prestazioni dei dischi

Per ovviare alle differenti capacità dei dischi, abbiamo optato per una
divisione in due sole partizioni. La prima da 5 MB su cui abbiamo installato
Windows 2000 e i programmi di benchmark; la seconda da 20 MB, utilizzata da I/O
Meter per il test. Quest’ultimo è il software con cui è stata
effettuata la valutazione principale. Esso consente di impostare un carico di
lavoro (sono stati scelti tre set di parametri che rispecchiassero l’utilizzo
dell’hard disk in una macchina server, in una workstation e come archivio di
database) e permette di eseguire intensi cicli di lettura/scrittura. Il
risultato è espresso in operazioni di I/O per secondo, unità di misura che
può però tranquillamente essere paragonata a MB/s, poiché a essa proporzionale.
La verifica è proseguita con una sessione di Sysmark2000, così da avere
un’indicazione dell’influenza delle qualità del drive sulle prestazioni
complessive del sistema, e con HD Tach, semplice applicazione per misurare il
tempo di ricerca dei file sulla superficie del piatto e le velocità di lettura
massima, minima e media. Infine sono stati opportunamente valutati quei
parametri operativi, magari poco influenti sulla pura velocità del disco, ma da
tenere in considerazione nella scelta. Tra questi compaiono la generazione di
calore e rumore in fase di esercizio, la presenza di una protezione per la
circuiteria nella parte inferiore del prodotto e la chiarezza delle indicazioni
di installazione, configurazione e montaggio. In merito al calore prodotto, la
misura è stata fatta dopo la sessione di test con I/O Meter (della durata
di circa 3 ore).

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