Comdisco in bancarotta, cede ad Hp la divisione servizi

Hewlett-Packard sembra aver tratto il maggior vantaggio dai guai finanziari di Comdisco, realtà specializzata nel leasing di equipaggiamento informatico reduce da una recentissima richiesta di protezione fallimentare. Per 610 milioni di dollari la società ha acquisito, infatti, la divisione Technlog

Hewlett-Packard ha tratto il maggior vantaggio dai guai finanziari di Comdisco, una società specializzata nel leasing di equipaggiamento informatico reduce da una recentissima richiesta di protezione fallimentare. Comdisco si è rivolta ai liquidatori per salvaguardare i dipendenti della casa madre e di una cinquantina di sussidiarie. Ma al contempo ha rivelato la cessione ad Hp della divisione Technlogy Services, responsabile tra le altre cose del proficuo business di “disaster recovery” (ripristino di dati e sistemi compromessi). Hp avrebbe versato una somma di 610 milioni di dollari in contanti. Con questa operazione Hp avrebbe rilevato gli uffici americani di Comdisco e le azioni riferite alle attività di disaster recovery in Uk, Francia e Canada. La vendita non include le sussidiarie in Germania o Spagna e non tocca le divisioni Network Services, chiusa nel corso del secondo trimestre, o delle It Cap Solutions.
E’ stata proprio l’espansione nel mercato dei servizi di rete la causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie di Comdisco. Alla base di questa attività si trova la società Prism Communications Services, che ha finora erogato servizi di telefonia e di accesso a Internet. Secondo Norman Blake, da appena quattro mesi amministratore delegato di Comdisco, la situazione debitoria pesa soprattutto sui fornitori coinvolti in tali servizi. Quanto alla business unit tecnologica appena acquistata da Hp, il suo fatturato 2000 è stato di 440 milioni di dollari con oltre tremila clienti servizi negli Usa, Europa e Asia. La conclusione dell’operazione è prevista entro la fine di ottobre, sempre ammettendo che nessun concorrente di Hp offra di più. E’ presumibile che anche Ibm e Sungard Data siano molto interessate.

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