Comcast punta su Disney

Dal cavo al cinema alla tv, passando per i parchi divertimento. Così il gigante delle comunicazioni via cavo punta a diventare il più grosso player nell’area della comunicazione e della distribuzione di contenuti

12 febbraio 2004 Qual è la causa e qual è l’effetto? Quando si
comincia a parlare di ripresa economica, ricomincia anche una sorta di corsa
alla concentrazione, con i grandi intenzionati a diventare ancora più
grandi.
L’ultima notizia, destinata a scuotere per un po’ i mercati, ma
difficilmente destinata ad andare in porto in tempi ragionevolmente brevi, è
l’offerta ostile fatta da Comcast alla Disney, con l’obiettivo
dichiarato di diventare la più grande azienda di comunicazione, e di
comunicazione globale per di più.
L’offerta, presentata nella giornata di
ieri, è di di 54,1 miliardi di dollari. Ostile, in quanto, stando alle
dichiarazioni di Comcast, il Ceo della Disney Michael Eisner si
era fino a quel momento rifiutato di prenderla in
considerazione.
Atteggiamento modificato subito dopo la presentazione della
lettera, con una dichiarazione ufficiale da parte di Disney, che assicura la
propria intenzione di prenderla attentamente in esame.
Obiettivo di Comcast è
dare vita a un “conglomerato” in grado sia di produrre sia di distribuire
contenuti ed entertainment, non diversamente da quanto fa Time
Warner.
L’offerta arriva in un momento piuttosto critico per Eisner, che non
gode della fiducia di due dei principali azionisti e membri del board direttivo,
Roy Disney e Stanley Gold, pronti a chiederne la testa. E’ chiaro dunque che
Comcast sta approfittando del disaccordo nel board per portare avanti con
maggiore efficacia il proprio piano.
Se l’operazione dovesse andare in porto,
Comcast potrebbe aggiungere ai 21,5 milioni di abbonati ai suoi servizi cavo, le
reti Disney Abc, Espn (sport), i parchi divertimento e gli studios Disney e
Miramax. Con un esito dimensionale superiore – per sua stessa ammissione –
all’impero di Rupert Murdoch.
E proprio Murdoch si dichiara convinto – così
riporta la stampa americana – che, malgrado le inevitabili critiche sulla
concentrazione dei media, l’operazione andrà in porto.
Da parte loro, gli
analisti si aspettano un rialzo dell’offerta e l’andamento del titolo dopo
l’annuncio sembrerebbe confermare questa visione anche da parte degli operatori
di Borsa.

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