Cognos sbarca in Italia

Con l’intento di contrastare la leadership di Business Objects nella business intelligence, la societa canadese ha avviato una rappresentanza diretta nel nostro Paese.

"Siamo i numeri uno a livello mondiale nella business
intelligence. Vogliamo diventarlo anche in Italia"
. Con
quest’intento bellicoso, il general manager Carlo Petronio ha
presentato il varo della filiale locale di Cognos. Il bersaglio di
riferimento, nel nostro contesto, si chiama Business Objects e, se
l’intento è quello di minacciarne la leadesrshio, l’impresa appare
tutt’altro che facile. La società francese, infatti, conta in Italia
su una struttura di cento persone, mentre la neoarrivata rivale
canadese parte con sette, per raggiungere le venti solo a fine 2001.
"Però riteniamo di essere arrivati al momento giusto – ha
spiegato Petronio –. Il mercato italiano, infatti, è in una fase
di discontinuità. La business intelligence si è affermata in contesti
soprattutto di tipo client-server, mentre ora è solo in fase iniziale
la transizione verso la new economy, con applicazioni basate sul Web.
Qui la nostra soluzione è migliore, poiché include la parte
end-to-end. A ciò aggiungiamo Apps, una serie di pacchetti
preconfezionati per applicazioni standard, che si poggiano sopra Erp,
database o Crm, con viste e cubi già strutturati".
Nata in origine come azienda specializzata nei tool di sviluppo,
Cognos ha, in verità, anch’essa approfittato della grande onda
client-server per divenire un attore di punta della cosiddetta
informatica decisionale. Per sfondare nella nuova direzione ispirata
da Internet, la società ha scelto un approccio semplice e pragmatico,
basato unicamente su Html e le successive evoluzioni, verso Dynamic
Html e Xml. La strategia appare la logica conseguenza della decisione
tecnologica di privilegiare un approccio server-centrico per i propri
prodotti, con un minimo di elementi da caricare sul client. Proprio
per questo, Java non fa parte degli orizzonti del costruttore, che
non vuol sentir parlare di applet da scaricare e altre complicazioni
in "periferia".
All’inizio dell’anno, Cognos ha rimodernato la propria offerta di
tool decisionali, raggruppando i software di analisi
multidimensionale (PowerPlay) e di reportistica (Impromptu) in una
nuova architettura Web-oriented. Così, al di là delle declinazioni
Internet dei due prodotti, è stato adottato il portale UpFront, che
funge sia da interfaccia che da home page, attraverso il quale gli
utenti possono effettuare le proprie richieste. Esse sono integrate
da un server, che regola anche i carichi sulle macchine disponibili.
I dati sono forniti da basi Sql e datamart (cubi decisionali di tipo
verticale), mentre un database object-oriented si occupa di
memorizzare i metadati e i diritti d’accesso degli utenti, che si
trovano spesso in una directory Ldap.
Del pacchetto Web, oltre ai citati PowerPlay e Impromptu, fanno parte
anche Query, che crea interrogazioni anche da browser, e il tool di
estrazione e trasformazione dei dati DecisionStream. Quest’ultimo è
stato di recente arricchito con la versione 6.5, che contiene una
nuova interfaccia grafica in grado di collegare i flussi dei dati,
nonché lo strumento di modellazione dei metadati Architect.
é chiaro che una proposta così strutturata non può che rivolgersi ad
aziende di taglia medio-grande, specie a quelle che stanno esaminando
un’evoluzione verso le tecnologie Web. "Abbiamo già circa 400
clienti in Italia
– riprende Petronio – in settori come
banche, farmaceutico, alimentare e industria di produzione"
. Per
allargare questa base, l’azienda intende riqualificare una rete oggi
composta da sedici partner fra Var e system integrator, ma anche
sviluppare relazioni con le più importanti strutture di consulenza e
avere dei service partnet, "che non vendano prodotti, ma
realizzino progetti"
, specifica Petronio. Non sarà trascurato il
mercato delle piccole e medie aziende, da raggiungere appoggiandosi a
uno o più distributori, che agiscano su reseller di secondo livello
(Strhold e Digitronica/Algol sono gli attuali rapporti in essere).
La prossima frontiera di sviluppo, a livello globale, dovrebbe essere
il wireless, come testimonia la recente acquisizione della britannica
NoticeCast, che produce un sistema di diffusione multicanale (e-mail,
telefono fisso o mobile) di allarmi generati a partire da dati
memorizzati in un database, un cubo Olap o un report già costruito.
Ma per avere riscontri su questo fronte, soprattutto in Italia,
occorrerà attendere certamente qualche anno.

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