Codemotion 2012: oltre al codice c’è l’emozione, poi la start-up

E’ il sesto anno di vita e di continua crescita per lo staff dell’evento dedicato a tutti gli aspetti della programmazione e del programmatore.

Codemotion cresce, arricchendo la proposta, ed esce dai confini, sbarcando in Spagna. Quest’anno infatti il 23 marzo l’evento era in contemporanea con Madrid, mentre sabato 24 Roma riprenderà il pieno controllo.
Codemotion nasce anni fa come Java Day, ma si sviluppa via via, prendendo poi il nome attuale e superando i duemila presenti nel 2011 ed esplodendo letteralmente quest’anno con oltre tremila persone attese. La manifestazione è molto ricca e curata e si connota anche per una forte attenzione alla figura del programmatore e al mondo del lavoro: gli sviluppatori possono portare il proprio curriculum che viene poi instradato verso le aziende che ricercano personale e hanno bisogno di precise caratteristiche. Una delle novità di quest’anno è stata Startup in action, l’incontro tra programmatori e start-up. Poiché spesso le aziende cercano competenze per espandere la propria attività, e spesso per le startup c’è necessita anche di veri e propri Cto, Codemotion ha valutato il modello proposto qualche mese fa dall’incubatore romano Enlabs e ha quindi concordato una ricca presenza di start-up con le proprie specifiche.

A scuola di start-up
Il programma specifico è stato curato da InnovactionLab, la scuola di start-up di Augusto Coppola la cui finale annuale è l’evento con la massima presenza mondiale di investitori a parte gli eventi in Usa e Israele. La lunga mattinata di speech ha alternato presentazioni di aziende e descrizioni di programmi d’investimento (lo stesso Coppola, Gianluca Dettori di dPixel e Mario Fontana di Microsoft BizSpark). Le start-up presenti all’evento erano circa venti, ma di queste solo otto hanno presentato la propria attività. Molte di queste sono note, hanno già avuto finanziamenti anche di alcune centinaia di migliaia di euro e operano in contesti internazionali.
Vi propongo una panoramica a raffica in tre semplici categorie (mapping, tempo e contenuti) più due proposte fuori dagli schemi, subito qui di seguito. Sono d’obbligo le scuse per l’estrema sintesi delle descrizioni.

Mouse3D e gamificazione
Ego! Smartmouse di Laura Sapiens è l’unico progetto hardware del lotto. Per semplificare diciamo che si tratta di un mouse che associa il puntamento spaziale a quello sul piano, ma le funzionalità e gli usi sono davvero tanti.
La nuova strategia della fidelizzazione attraverso tecniche mutuate dal mondo dei giochi arriva con Stamplay, l’augmented loyalty platform presentata da Giuliano Iacobelli.

Social mapping
Molti i social network specializzati con mappatura e geolocalizzazioni. Una parola speciale merita la programmazione dei live music event di Frestyl presentata da Johanna Brewer; Frestyl si segnala anche per una forte presenza femminile nello staff. Molto interessante Yourp (messaggi geolocalizzati con componente di realtà aumentata) raccontata da Stefano Covolan. Anche Maptalks è un servizio di social mapping.
Famosi durante la recente emergenza neve, a Codemotion 2012 c’erano anche i meteo tweet di Metwit, il cui staff di soli tecnici è appena tornato da tre mesi in un incubatore di Dubai.
Consigli, commenti e impianti sportivi sono al centro del lavoro di M’indigno, Wetipp e Sportboom, mentre Sbaam si occupa del social shopping, ma “non siamo Groupon”, commenta il Ceo Luciano Mammino.
Amico Nostro rilancia il passaparola fidato per servizi e negozi con benefici anche agli utenti. Particolare l’idea di Geo me free, che segnala eventi gratuiti (ad esempio buffet) o comunque a particolari condizioni direttamente nella zona in cui ci si trova.
Comunque sociale è Cocontest, il crowdsourcing specializzato in architettura che avvicina domanda ed offerta.

Risparmiare tempo
Un filone tutto da esplorare ma interessantissimo è l’uso della tecnologia per migliorare piccoli ma importanti aspetti quotidiani. Già da tempo gira Qurami, la piattaforma time-saving di Roberto Macina. “Il sistema che ti ridà il tempo”, lo definisce Roberto, che punta ad una vera e propria piattaforma con molte soluzioni: è partito dalla gestione delle file con prenotazione e aggiornamento della cosa direttamente dallo smartphone. Altra soluzione coraggiosa è Atooma, un meccanismo di automazione dei task su cellulare già sperimentato su precedenti proposte dello staff capitanato da Francesca Romano. E anche un uso ottimale del second screen, ovvero il tablet (o un meno comodo netbook) durante la fruizione televisiva, può rientrare in questa categoria, soprattutto se sincronizzato come propone l’ottima Hypert Tvx.

Contenuti e contenitori
La gestione innovativa di contenuti è l’obiettivo di MaptoApp, che il Ceo Pietro Ferraris definisce il wordpress del turismo e che è sembrato ben posizionato rispetto alla concorrenza, che nel settore è molto forte. Sempre contenuti anche se particolari sono i giochi su browser di Interactive Project.
Altra proposta di gestione dei contenuti è Mob.is.it, un generatore di siti mobili già in Html5. Più forte la componente tecnologica di Heyware, l’iniziativa di Maurizio Pizzonia e Daniele Arena rivolta alla sicurezza nel cloud.

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