Cloud pubblici: il braccio di ferro tra business e IT

Aumenta la richiesta di servizi di cloud pubblico e i CIO temono che i team di business si muovano in autonomia per l’acquisto di questo tipo di servizi. La preoccupazione emerge da un’indagine di Forrester Consulting per conto di BMC Software.

Un’indagine sul cloud condotta da Forrester Consulting per conto di BMC Software, “Delivering on High Cloud Expectations” rivelerebbe una crescente tensione presente in azienda tra ruoli business e IT.
A seguito dell’aumento della richiesta di servizi di cloud pubblico i CIO si mostrano preoccupati, e a ragione, dal fatto che i team di business possano eludere l’IT per acquistare in autonomia servizi cloud.
L’indagine ha raccolto risposte da 327 tra responsabili ed architetti di infrastrutture aziendali, negli Stati Uniti, in Europa ed Asia-Pacifico.

I CIO, è la sintesi di Forrester, percepiscono la pressione che il cloud sta esercitando sulle loro aziende e stanno dando priorità alla creazione di una strategia cloud completa il prossimo anno. Questa strategia deve dare origine a un percorso verso il cloud volto ad unificare la gestione tra pubblico e privato, automatizzare la complessità e creare trasparenza in modo che azienda e IT possano avere una conversazione reale sui costi.

Pubblico nonostante tutto
Insomma, i dipartimenti IT devono ampliare i propri piani per comprendere i servizi di cloud pubblico nelle loro strategie cloud generali.
Specialmente in Europa (34% delle risposte totali), il 73% degli intervistati si è dichiarato d’accordo o molto d’accordo sul fatto che le aziende vedano il cloud pubblico come un modo per evitare l’IT.
Inoltre, il 65% concorda sul fatto che i servizi di cloud pubblico non garantiscano adeguati controlli di sicurezza.

Priorità a venire
Complessivamente, secondo l’indagine, l’81% degli intervistati ha indicato come una strategia cloud completa rappresenti un’importante priorità per il prossimo anno.
Ma l’IT ha a che fare con una notevole complessità, situazione che non sembra destinata a cambiare nei prossimi due anni: i risultati rivelano infatti che il 39% degli intervistati possiede 5 o più gruppi di server virtuali, mentre il 43% dispone di tre o più tecnologie di hypervisor.

Il 72% dei CIO concorda sul fatto che i dirigenti vedano il cloud come un modo per essere indipendenti dall’IT.
Circa il 58% degli intervistati esegue carichi di lavoro mission critical su servizi cloud pubblici non gestiti, mentre solo il 36% si basa su policy che lo consentono.

Il 79% degli intervistati pensa di supportare l’esecuzione di carichi di lavoro mission critical su servizi di cloud pubblico non gestiti, mentre solo il 36% lo consente attualmente.

Il 71%degli intervistati pensa che l’IT dovrebbe essere responsabile del fatto che i servizi di cloud pubblico soddisfino i requisiti aziendali relative a prestazioni, sicurezza e disponibilità, mentre il 61% è d’accordo sul fatto che sarebbe difficoltoso garantire lo stesso livello di gestione tra servizi di cloud pubblico e privato.

E quando è stato chiesto a quale tipo di cloud fossero maggiormente interessati, la risposta principale è stata, per il 37% quello ibrido su una combinazione di infrastruttura interna ed esterna.

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