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Cloud nazionale, si candida il Consorzio Italia Cloud

Presentata oggi al Ministero dell’Innovazione e della Transizione Digitale (MITD) La manifestazione di interesse da parte del Consorzio Italia Cloud, nato per la realizzazione e la gestione, in regime di partenariato pubblico-privato, del Polo Strategico Nazionale (PSN) all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si tratta della seconda candidatura per il cloud nazionale, dopo il recente comunicato congiunto di Almaviva e Aruba

Obiettivo principale del Consorzio Italia Cloud, composto da aziende italiane, è organizzare al meglio l’offerta e le competenze domestiche già presenti negli operatori privati, nella pubblica amministrazione e nel mondo della ricerca e delle università italiane, al fine di supportare al meglio sia le realtà private che – soprattutto – il settore pubblico, nel processo di digitalizzazione e adozione del Cloud così come previsto dal PNRR.

Prime aziende ad aver aderito al Consorzio sono il cloud computing provider Seeweb, la società specializzata in soluzioni cloud-native basate su tecnologie Open Source Sourcesense, il parter tecnologico operante in ambito ICT Infordata, la startup focalizzata sulla tecnologia cloud storage Babylon Cloud, il Consorzio Stabile di imprese ICT per la partecipazione agli appalti pubblici EHT e il cloud provider pubblico nazionale Netalia.

 Principi, è il caso si ricordarlo, basati sulla tutela delle libertà dei cittadini attraverso la gestione dei dati e degli aspetti di security e privacy, la sovranità digitale, l’interoperabilità, la trasparenza, l’uso efficiente delle risorse e l’indipendenza dai grandi potentati internazionali.

In tal senso, il Consorzio Italia Cloud ha appena avviato interlocuzioni di rilievo con soggetti pubblici in ambito nazionale e di società in-house regionali, con la consapevolezza di poter effettuare la migrazione dei dati e servizi delle amministrazioni senza alterazioni e abilitando servizi di cloud privato, cloud ibrido in modalità IaaS e PaaS, anche sfruttando tecnologie scalabili” ma anche “di poter essere conforme alle disposizioni europee in materia di localizzazione e trattamento dei dati e garantire soluzioni idonee a risolvere i problemi giuridici posti dell’applicazione extraterritoriale della normativa di Paesi extra Unione Europea.

Il Consorzio  è pronto a far la propria parte assumendosi ogni responsabilità operativa rispetto agli obiettivi di alto livello che il MITD ha posto in essere, in attesa che vengano rese note le norme tecniche di servizio che la nuova legge istitutiva assegna alla nascente Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

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