Cloud: Fujitsu ha il rack definitivo

Il Primergy Cx1000 vuole essere, insieme, garante dell’efficienza dei servizi ed elemento centrale dei datacenter post-2009.

La chiamano “follow the sun” e in gergo allude alla capacità di dare servizi in tutto il mondo continuamente, come, appunto, se il sole, per il fatto che lo si rincorre, non tramontasse mai.

Avere questa capacità oggi è dirimente per chi intende impegnarsi nel campo dell’offerta di servizi It, che siano di applicazione o di infrastruttura. E un fornitore di tecnologia di prima fascia non può esimersi dall’averla.

Condensando queste premesse risulta che la vocazione che Fujitsu ha per i servizi, testimoniata dalla metà del fatturato che questi producono, è una solida premessa per sviluppare il post-2009, ossia il mercato dopo l’annus horribilis dell’It.

La Business practice data center, diretta in Italia da Donato Ceccomancini, si occupa proprio di sviluppare l’offerta di infrastruttura necessaria a colmare le lacune aperte dal 2009: necessità di efficienza, standardizzazione e virtualizzazione, cambiamento delle politiche di acquisizione di beni It per ottenere risparmi.

Soluzioni infrastrutturali, fruibili anche in modalità servizio è la sintesi a cui perviene Fujitsu. Detta in altri termini, si tratta di fare cloud, privato, pubblico o trusted.

Il sistema Primergy Cx1000 che arriva oggi sul mercato ottempera proprio a questa missione. Come spiegato dal Business program manager italiano, Mario Guarnone, intende essere una soluzione unica a tutti problemi che si riscontrano nella gestione del data center.

L’armadio (di questo si tratta, contenendo fino a 38 server) è per service provider impegnati sul cloud, outsourcer, grandi aziende con grandi data center, operatori di calcolo scientifico, tutti accomunati, al denominatore, da esigenze di scalabilità e di continuità dei servizi prestati.

Mediante la propria struttura il Cx1000, che può contenere fino a cinque switch e dispone di cablaggi frontali, propone un nuovo modo di disegnare il data center, senza corridoio caldo: l’armadio dispone di due macro aspiratori che captano, tramite un camino, il calore dissipato dai server (blade senza ventole), verso l’alto e quindi lo riversano all’esterno. In tal modo consente di ottimizzare la capacità contenitiva dei centri dati.

Fujitsu calcola un riparmio del 20% in capex rispetto ai rack tradizionali e del 40% in termini di capacità real estate.

Si tratta di un sistema per realtà che fondano sui servizi It la propria attività, come appunto, i provider e i system integrator. Difatti il Cx1000 sta per essere implementato nel data center di Engineering di Pont St.Martin.

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