Claris Connect

Claris International è la nuova denominazione, collegata comunque al passato dell’azienda, della società sussidiaria di Apple prima nota come FileMaker, dal nome del suo prodotto di riferimento: il marchio ha ora rilasciato, in versione beta, il nuovo servizio con cui entra nel mercato PaaS, Claris Connect

Questa nuova offerta era stata anticipata quando Claris, la scorsa estate, aveva illustrato il nuovo nome, la nuova strategia e sua la visione per il futuro. Una visione proiettata alla trasformazione digitale e con il cloud al suo centro.

Srini Gurrapu, VP di Claris, aveva descritto i quattro pilastri della Claris Platform. Alla base di tutto c’è l’impostazione Cloud-First: tutte le nuove tecnologie dell’azienda saranno costruite nel cloud, con una migrazione attiva sul cloud ma continuando a offrire un supporto ibrido ai clienti on-premise.

Srini Gurrapu, VP di Claris

Il secondo pilastro è costituito dalle esperienze web e mobili native per la creazione e il consumo delle applicazioni. Le integrazioni mediante API e l’orchestrazione, per orchestrare le integrazioni del flusso di lavoro nei servizi cloud e on-premise, sono il terzo punto essenziale. Infine, le tecnologie emergenti, quali l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e la realtà virtuale.

In supporto a questa visione, Claris aveva annunciato l’acquisizione della startup italiana Stamplay, fondata da Giuliano Iacobelli, la cui tecnologia veniva rebrandizzata in Claris Connect. Il contesto in cui ci si muove è quello del mondo tutto nuovo della creazione di app moderne, in cui le aziende non devono più creare tutte le funzionalità da sole ma, invece, integrano i propri sistemi con i servizi cloud (o anche on-premise) esistenti che offrono funzionalità specifiche tramite API standard.

Stamplay, con la sua tecnologia, consentiva alle organizzazioni di creare soluzioni di automazione e orchestrazione dei flussi di lavoro dei processi aziendali ad alto valore, coprendo più servizi cloud e fonti di dati on-premise. Al momento dell’acquisizione, la piattaforma Stamplay contava già oltre 150 connettori per offerte cloud di terze parti molto diffuse, che aiutavano le aziende a migliorare notevolmente i workflow e consentivano agli sviluppatori di combinare i migliori servizi per soddisfare le esigenze della propria azienda.

Claris ConnectOra, “fast forward” di qualche mese, la società sussidiaria di Apple ha annunciato la versione beta di Claris Connect, primo frutto del percorso che ha fatto seguito all’acquisizione di Stamplay.

Claris Connect offre la possibilità di connettere risorse cloud e locali senza soluzione di continuità nei workflow aziendali. Per le aziende che utilizzano Claris FileMaker, l’automazione si integra perfettamente con le app moderne e si basa su Claris Core.

Claris Connect, servizio con cui l’azienda entra in un mercato PaaS in continua espansione, elimina la necessità di creare codice custom e gestisce automaticamente autenticazione, autorizzazione, monitoraggio, controllo delle versioni, gestione degli errori e molto altro. Si tratta di un potente strumento di automazione del workflow basato sugli eventi, che gestisce tutta l’infrastruttura dati back-end e offre connessioni ed esperienze integrate senza soluzione di continuità su entrambe, le app cloud e on-premise. Il tool è coadiuvato da un’interfaccia grafica di facile utilizzo, con la quale gli sviluppatori possono connettere app e creare flussi di lavoro semplici o complessi, a seconda delle loro esigenze, semplicemente integrando servizi di terze parti.

Claris ConnectMaggiori informazioni sulla Claris Platform sono disponibili sul sito della società.

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