Citrix propone una Suite per Metaframe

Il leader del middleware per server-based computing ha aggiornato il proprio tool per i thin client con l’aggiunta di nuove funzionalità di sicurezza e di un modulo per l’accesso ai file multimediali. Lo Smooth Roaming, inoltre, amplia le possibilità per gli utenti mobili.

3 giugno 2004 Metaframe non è più solo. Il software per l’accesso alle applicazioni basare su server è ormai inserito nel contesto di una suite che raduna tutte le più recenti versioni dei software di Citrix. Nella versione 3, la Access Suite è stata presentata da Paolo Bufarini, country manager per l’Italia, come «un singolo, sicuro e ben gestito punto d’accesso alle applicazioni enterprise e alle informazioni on demand». La pietra angolare della suite resta Metaframe Presentation Server, anch’esso approdato alla release 3.0. Il software costituisce il fondamento del tradizionale modello server-based computing, nel quale utenti multipli possono collegarsi a un server per accedere alle applicazioni. In questo contesto, tutte le elaborazioni si svolgono sul server, mentre Citrix limita il coinvolgimento del client alla presentazione dell’interfaccia utente e all’uso dei classici strumenti di input.


Il prodotto-faro si arricchisce soprattutto di funzionalità multimediali, con l’accesso ai file Shockwave e Flash, così come amme applicazioni streaming audio e video. A Presentation Server, il costruttore ha aggiunto nella Suite tre ulteriori software specifici, ovvero Secure Access Manager 2.2, Conferencing Manager 3.0 e Password Manager 2.5. Il primo, in particolare, costituisce il mattone della suite dedicato alla sicurezza ed è soprattutto grazie a esso, come ha sostenuto Bufarini «Metaframe Access Suite 3 fornisce un accesso sicuro, su qualunque tipo di terminale, ai software Win32, Unix, ai siti intranet e ai server Metaframe stessi». Utilizzabile indipendentemente da Presentation Server, questa Vpn Ssl posiziona uno strato di accesso unificato alle applicazioni Windows, Unix o alle intranet. Password Manager 2.5 ne costituisce una sorta di complemento, essendo un dispositivo di single sign-on capace di gestire anche le e-Directory di Novell e avendo ora aggiunto diversi ulteriori dispositivi di autenticazione, come la biometria o le carte a microchip. Conferencing Manager, infine, aggiunge alla suite una componente per l’uso collaborativo.


Oltre alle ultime versioni dei software Citrix, Access Suite 3.0 comprende una console unificata per l’amministrazione. L’insieme degli aggiornamenti proposti consente all’azienda di proporre al mercato una sorta di nuova cetegoria di software, da essa stessa battezzata “infrastruttura d’accesso”. Questa disciplina eteroclita sembra promettere un futuro interessante, se si crede a quanto afferma Idc, che stima vendite pari a 15,5 miliardi di dollari nel 2004, per poi evidenziare un progresso annuo del 12% fino al 2007.


Nell’attesa, la versione 3.0 di Metaframe Access Suite si propone di assicurare la continuità del servizio, che Citrix vantava già lo scorso anno. La novità, in questa direzione, si chiama Smooth Roaming ed è una soluzione che apporta una maggiore flessibilità operativa, soprattutto per gli utenti mobili. Ora, quando un lavoratore si sposta da una periferica all’altra, non perde più la propria sessione grafica e lo stesso accade in caso di eventuali “microfratture” (abbastanza frequenti) che interrompono momentaneamente la connessione fra la postazione client e il server. Questo risultato è ottenuto dalla combinazione di due migliorie tecniche contenute in Presentation Server 3.0. Innanzitutto, nell’opera di memorizzazione sulla postazione client delle ultime schermate: «Di default vengono memorizzati tre minuti di sessione sulla cache – ha spiegato Frederic Tourisseau, direttore generale di Citrix Sud Europa – ma la durata è totalmente parametrizzabile dall’utente». Durante questo lasso di tempo, l’utilizzatore può continuare a leggere le proprie schermate, senza tuttavia interagire realmente con l’applicazione centrale. Infatti, i suoi comandi sono memorizzati in un buffer, che si incarica di implementarli quando la connessione è effettivamente ristabilita. In questo modo, Citrix si propone di essere un po’ meno sensibile che in passato ai malfunzionamenti di rete. La seconda miglioria, altrettanto necessaria per far funzionare Smooth Roaming, fa sì che il tool riconosca automaticamente le periferiche connesse, consentendo anche di dimensionare le schermate (taglia e numero di colori) in funzione del terminale connesso.

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