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Workforce of the Future, i lavoratori apprezzano lo smart working

Lavorare in smart working è stata un’esigenza dettata dal lockdown vissuto con la pandemia ma, secondo lo studio Workforce of the Future di Cisco, le persone intervistate vogliono mantenere i molti aspetti positivi che sono emersi da questo nuovo modo di lavorare.  La maggiore autonomia (65% in Italia; 63% il dato EMEAR) e il lavorare bene con i team distribuiti (66% in Italia e coincidente con il dato EMEAR) sono i due principali benefici.

Lo studio Workforce of the Future ha coinvolto un campione di 10.000 intervistati in 12 paesi della dell’Europa, Medio Oriente e Russia, e ha delineato le aspettative dei dipendenti nei confronti dei datori di lavoro a partire dal 2021.
Dallo studio emerge chiaramente che per i dipendenti quello che stiamo vivendo è un momento di svolta che sfida le consuetudini culturali relative al luogo di lavoro.

workforce of the future

Sebbene solo il 10% degli intervistati in Italia (15% il dato EMEAR) lavorasse da casa stabilmente o parzialmente anche prima del lockdown, oggi una stragrande maggioranza spera di mantenere l’autonomia guadagnata.  In ogni caso, l’87% degli intervistati (in linea con il dato EMEAR), vuole una maggiore autonomia nel definire come e quando lavorare in ufficio – un mix tra lavoro in presenza e lavoro a distanza.

Riflettendo sugli ultimi sei mesi, il 62% degli intervistati (66% il dato EMEAR) oggi apprezza maggiormente i vantaggi e le sfide del lavoro a distanza. I cambiamenti sono stati positivi, lo conferma il fatto che i responsabili aziendali hanno mostrato una maggiore fiducia nei propri team (il 33% in Italia; il 39 il dato EMEAR).

Secondo lo studio Workforce of the Future gli intervistati sono riusciti a conciliare meglio la vita lavorativa con quella personale, con il 61% (56% il dato EMEAR) che è riuscito a fare più esercizio fisico quotidianamente. Similmente, il 48% (58% il dato EMEAR) vuole continuare a non viaggiare e a utilizzare quel tempo per essere più produttivo.

Se avessero la possibilità di essere CEO per un giorno, gli intervistati darebbero priorità all’integrazione di metodologie di comunicazione e collaborazione efficaci. Perché ciò avvenga, secondo l’83% degli intervistati (78% il dato EMEAR), le aziende devono fornire ai dipendenti la stessa tecnologia a casa e in ufficio. Infatti, il 66% degli intervistati (65% il dato EMEAR) concorda sul fatto che durante il lockdown un aspetto positivo è stato quello di poter collaborare in modo efficiente pur non essendo nella stessa stanza.

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Secondo gli intervistati, le priorità nell’allocazione del budget 2021 dovrebbero essere: investire in tecnologie che permettano di essere più produttivi (42% il dato italiano, 39% quello EMEAR), dotare gli uffici di tecnologie che rendano più sicuro lo spazio di lavoro da un punto di vista sanitario (31% il dato italiano, 38% quello EMEAR), aumentare la formazione per lo sviluppo competenze digitali (30% il dato italiano, 32% quello EMEAR), e incrementare la sicurezza informatica (29% il dato italiano, 30% quello EMEAR).

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