Cisco pensa alle applicazioni San

Le Intelligent Fabric Application rappresentano la nuova chiave di lettura dello storage networking. A supportarla, c’è la piattaforma Mds 9000 Storage Service Module.

Cisco ha utilizzato il Cebit 2005 per effettuare il proprio primo annuncio a carattere worldwide in "terra straniera". Ad Hannover il colosso del networking ha lanciato la propria nuova offerta di storage networking basata sull’introduzione delle "Intelligent Fabric Application". In sostanza, si tratta di una nuova serie di soluzioni basate su standard aperti, che si pone l’obiettivo di rappresentare un framework comune sul quale implementare applicazioni storage all’interno delle San.


Il cuore di questo progetto è il nuovo Cisco Mds 9000 Storage Services Module, (Ssm) che non rappresenta unicamente un San switch, ma incorpora tutta la tecnologia necessaria per far girare le Intelligent Fabric Application che Cisco sta sviluppando in collaborazione con i propri partner. A bordo, c’è il sistema operativo Mds 9000 San Os 2.0.


Il rilascio riguarda principalmente l’ambito delle soluzioni network-based di Cisco per la virtualizzazione dello storage, tema che, secondo il management della casa di San Jose, concorrerà a risolvere molti dei problemi della propria clientela in ordine a importanti tematiche quali lo storage provisioning, il disaster recovery, la migrazione e replicazione delle informazioni. Che la nuova soluzione susciterà interesse nel mercato di fascia enterprise non è un mistero. Linea Edp ha approfondire con Dante Malagrinò, senior marketing manager Storage Networking di Cisco – se e quali potranno essere, invece, le applicazioni di tali tecnologie in ambito midmarket. Secondo Malagrinò, la media impresa è una categoria che dispone oggi più che mai delle capacità necessarie per comprendere quanto il paradigma delle "Intelligent Fabric Application" possa contribuire non solo a ridurre i costi di implementazione di soluzioni come, per esempio, il disaster recovery, ma anche e soprattutto a ridurre il Tco dell’intera infrastruttura di rete. "Nell’ambito della media impresa – ha detto Malagrinò – la necessità di storage cresce molto rapidamente, ed è proprio in questo scenario, per aspetti come la virtualizzazione delle risorse o il disaster recovery, che le applicazioni intelligenti mostrano il loro punto forte".


Fino ad ora, i principali implementatori di progetti legati alla business continuity sono stati i player del mercato enterprise. La ragione è da attribuirsi all’elevato costo intrinseco di tali soluzioni, che nella maggior parte dei casi implicano la necessità di replicare i data center e di realizzare infrastrutture di trasporto adeguate.


Oggi Cisco, attraverso la combinazione del nuovo modulo Ssm e dell’Mds 9216i annunciato all’inizio dell’anno, propone alla media impresa una valida alternativa a soluzioni high end. Le 14 porte Fiber Channel da 2 Gbit e le 2 porte Fcip (Fiber Channel over Ip), che permettono di replicare il traffico Fiber Channel e di trasportarlo tra siti diversi utilizzando il protocollo Ip, combinate con "l’intelligenza" e le 32 porte Fc del modulo Ssn, rappresentano, secondo Cisco, una soluzione compatta che in sole tre unità rack offre da un lato la connettività e dall’altro la tecnologia e l’intelligenza.

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