Cisco: il futuro nella Medianet

A Barcellona Cisco delinea un nuovo futuro, nel quale il video assume un ruolo chiave, sia nel lavoro, sia nella vita privata e sociale.

“Il video è come il cioccolato. Se non lo provi non sai com’è”..
Così Martin de Beer, Senior Vice President Emerging Technologies Group, ha aperto il suo keynote inaugurale dell’edizione 2010 di Cisco Live, evento dedicato a professionisti , partner e aziende che con le tecnologie Cisco lavorano.
Un evento che quest’anno cambia anche nome, trasformandosi in ”Networkers at Cisco Live” e che riunisce oltre 3.000 persone a Barcellona, oltre alle 1.000 che si sono registrate per seguirlo online.
Un evento dedicato a quelli che da tempo sono gli assi portanti della proposta Cisco: architetture, reti borderless, virtualizzazione, collaboration. Il tutto declinato sia nelle consuete applicazioni business, sia nel più nuovo scenario consumer .

Al centro di questa complessa visione, il video, destinato a modificare radicalmente la vita lavorativa, quella personale e più in generale tutto quanto ruota intorno al computing.
Sciorina cifre, De Beer: ”Il traffico Ip a livello mondiale è destinato a crescere in media del 40% anno su anno nel quinquennio che va dal 2008 al 2013. E nel 2013 il 90% del traffico sulle reti sarà video. L’area Emea conoscerà crescite esplosive, con un aumento del traffico pari al 105% dal 2009 al 2014. Per non parlare del traffico mobile che, sempre nello stesso arco temporale, crescerà 36 volte gli attuali volumi”.

È evidente, in questo scenario, che la rete è la piattaforma sulla quale poggiano servizi e innovazione e sulla quale sono destinati a svilupparsene di nuovi.
Per questo motivo, De Beer parla di Medianet, come dell’architettura e della piattaforma sulla quale si costruisce l’innovazione. Una piattaforma oggi già disponibile nella sua release 1.0, ovvero nell’accezione di architettura convergente, ma destinata nel corso dell’anno a virare verso il plug & play per arrivare alla fase 3.0, dopo il 2011, nella quale le comunicazioni si svolgeranno secondo un paradigma ”any to any”.
”È un cambiamento radicale – sottolinea De Beer – che ci porta dalla comunicazione text-centrica a una comunicazione che utilizza qualunque tipo di media, che si sposta dal pc alle comunicazioni integrate, che spezza gli schemi del workplace tradizionale, per abbracciare un’ottica di ovunque e su qualsiasi dispositivo”.

Protagonisti di questa evoluzione, naturalmente, i 61 prodotti annunciati da Cisco lo scorso autunno, in uscita nel corso dell’anno, ma, soprattutto, le loro applicazioni.
De Beer va dunque oltre la videoconferenza, ma parla di classi del futuro, di stanze per la collaboration, della telepresence sulla propria postazione lavorativa, di servizi in streaming, di demo center remoti, aprendo nuovi scenari nel mondo dell’education, in quello sanitario fino ad arrivare all’entertainment e ai media.
Uno scenario futuro, più che futuribile.

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