Cisco conferma l’aria di ripresa

Trimestrale oltre le aspettative, con una ventata di ottimismo anche da parte di John Chambers. Bene il business tradizionale, anche le nuove aree tecnologiche.

4 febbraio 2004 Attesi, come tutti i datiche in realtà rappresentano
anche un umportante termometro dell’andamento di uno specifico mercato o
comparto, i risultati della seconda trimestrale di Cisco,
chiusa lo scorso 24 gennaio, hanno fatto tirare il classico sospiro di sollievo
agli analisti.
Superiori alle previsioni degli analisti di Wall
Street tanto il fatturato tanto gli utili
, non solo grazie al business
tradizionale dell’azienda,  focalizzato sul routing,  ma anche alle
attività in aree relativamente più nuove quali storage, sicurezza e
wireless.
Nel periodo in esame, il fatturato è passato da 4,7 a 5,4
miliardi di dollari, mentre l’utile è salito da 991 milioni a 1,29 miliardi di
dollari, ovvero da 14 a 18 cent ad azione
, 1 cent in più rispetto alle
attese.
Come i Ceo di Ibm, Intel Hp, Dell prima di lui, anche John
Chambers
, Ceo di Cisco, ha voluto mostrare agli analisti il volto della
rassicurazione. Rispetto alla fine dell’anno scorso, avrebbe dichiarato nel
corso dell’incontro con gli analisti, i clienti mostravano maggiore scetticismo.
Oggi l’ottimismo, se pure con tutte le cautele del caso, è decisamente più
diffuso.
Interessante è analizzare come le aree più nuove hanno contribuito
alla composizione del fatturato.
Lo storage, assolutamente
debole nel primo quarter, ha messo a segno vendite per 40 milioni di dollari,
mentre la sicurezza ha toccato i 250 milioni di dollari.
Crescono consumer e wireless, mentre rallenta un po’, ma la
fase – dice Chambers – è transitoria, l’Ip Telephony. Tutto
questo porta l’area advanced technology vicina al miliardo di dollari di
fatturato per l’intero anno.
La cautela è comunque d’obbligo, anche perchè
Chambers dichiara di non vedere nè le grandi aziende nè tantomeno le piccole e
medie pronte a buttarsi in investimenti oggi possibili. Cresce la domanda dei
carrier, questo sì, mentre da parte delle imprese resta la perplessità sul
quanto forte sarà la crescita e sul quanto effettivamente potrà durare.
Per
quanto riguarda il terzo trimestre d’esercizio, Chambers dichiara di attendersi
una crescita del fatturato compresa tra l’1 e il 3%.

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