Cisco compie passi avanti sulle policy based network

Cisco sta portando avanti due iniziative dedicate al protocollo Ip. Si tratta, in realtà, di operazioni destinate a mondi diversi, ma che rientrano nella visione end-to-end della società californiana. Forte della propria posizione sul mer …

Cisco sta portando avanti due iniziative dedicate al protocollo Ip. Si
tratta, in realtà, di operazioni destinate a mondi diversi, ma che
rientrano nella visione end-to-end della società californiana.
Forte della propria posizione sul mercato dei router, Cisco ha messo a
punto un protocollo di instradamento proprietario, che sarà utilizzato
dalla nuova famiglia di dispositivi Cisco 8500 (si consulti il motore di
ricerca di "Linea Edp On Line"), il cui rilascio è previsto per il pro
ssimo
giugno. Chiamato Eigrp (Extended Interior Gateway Routing Protocol), tale
meccanismo di routing non comunica con lo standard Ospf (Open Shortest Path
First), impiegato dalla stessa Cisco e da molti suoi concorrenti. Non è
una
novità per Cisco, che ha presentato Eigrp, come la naturale evoluzione di
Igrp, il predecessore introdotto dalla casa di San Francisco all’inizio
della propria storia, come alternativa al tradizionale Rip (Routing
Information Protocol). Quest’ultimo, pur essendo ancora molto utilizzato
attualmente, è in fase di declino, in quanto caratterizzato da prestazioni
penalizzanti, soprattutto in vista dei nuovi dispositivi di switching a
livello 3.
La gestione dei pacchetti Ip è diventata un tema fondamentale del
networking con la diffusione di Internet, e qui veniamo alla seconda
iniziativa di Cisco. La necessità di adoperare questo protocollo in ambito
locale e la contemporanea crescita delle esigenze dovute alla convergenza
delle reti voce e dati stanno indirizzando la ricerca verso soluzioni
policy based. Cisco ha annunciato la propria strategia CiscoAssure, il cui
primo tassello sono proprio gli annunciati gigarouter Cisco 8500. Secondo
elemento tangibile di tale strategia è il software Cisco Network Registrar
2.0, che è stato, in realtà, sviluppato da American Internet, ma che vie
ne
distribuito sotto licenza dalla società di San Francisco. Tale software
combina il Dns (Domain Name System) e il Dhcp (Dynamic Host Configuration
Protocol) per consentire ai network manager di assegnare centralmente e
allocare dinamicamente gli indirizzi Ip, in base a predefinite politiche.
Il controllo degli accessi ne risulta pure semplificato. Le potenzialità
del software sono del resto manifestate dal prezzo, che negli Stati Uniti
è
di circa 7.000 dollari.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome