Cisco alla caccia di intrusi

Il costruttore ha esteso la propria linea di soluzioni Ids, con vari dispositivi, rivolti sia alle Pmi che a impieghi su reti ad alta velocità.

Puntando decisamente sul versante della lotta alle innumerevoli fonti di rischio legate alle connessioni di rete, Cisco ha esteso la propria linea di soluzioni Ids (Intrusion detection systems), annunciando nel corso di Networld+Interop una serie di prodotti hardware e software. Il nuovo dispositivo Cisco Ids 4250 è rivolto alle applicazioni di rilevamento su reti alta velocità, mentre l’Ids 4235 è più orientato alle esigenze della piccola e media impresa. Cisco ha inoltre presentato la versione 3.1 del suo software anti-intrusione, dotandolo di funzionalità per la gestione via Web. Anticipare e riconoscere gli attacchi prima che questi possano provocare seri danni è diventato sempre più difficile data la natura sempre più complessa e numerosa dei tentativi di intrusione.

Con le sue nuove appliance Cisco cerca di coprire ogni area di potenziale debolezza, intervenendo sia sui router, sia sugli switch di rete. Ids 4250 opera su infrastrutture percorse da un traffico pari a 500 Megabit per secondo su supporti in fibra e in rame, in attesa che un upgrade hardware previsto per fine anno raddoppi questa soglia. Il limite di intervento del 4235, il cui prezzo parte dai 12.500 dollari, è di 200 Megabit per secondo su infrastrutture Ethernet 10/100/1000 in rame. Entrambi gli apparati sono compatibili col montaggio su rack, occupandone una singola unità da 1,75 pollici.

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