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Circle Pay arriva anche in Italia

In un anno ha raggiunto un paio di milioni di utenti fra Stati Uniti e Usa e ora arriva anche in Italia: Circle pay è ora disponibile anche agli utenti della Penisola che potranno così  inviare e ricevere denaro istantaneamente sia in patria sia all’estero, a singoli individui o gruppi di persone.

Con Circle i trasferimenti possono essere effettuati anche in valute straniere senza dover pagare commissioni o maggiorazioni su tassi di cambio. Fino a oggi la app, che ha raccolto 140 milioni di investimenti, era disponibile in 29 paesi europei dove ha registrato una crescita superiore dell’800% anno su anno. Nell’ultimo anno in Europa il volume dei pagamenti è cresciuto più del 700%.

Circle
I due fondatori di Circle, Sean Neville e Jeremy Allaire

Circle utilizza blockchain

L’idea di fondo è che che i protocolli aperti a livello globale stanno emergendo per far funzionare il denaro come funzionano tutti gli altri contenuti sul web e che i portafogli e i servizi finanziari di tutto il mondo saranno in grado di cooperare nello stesso modo in cui applicazioni che competono fra loro possono usare protocolli standard per inviare email. Utilizzata soprattutto da un target giovane, Circle Pay ha il 90% degli utilizzatori sotto i 35 anni e il 60% con un’età inferiore ai 25 anni e transazioni medie inferiori ai cento euro. Dal punto di vista tecnologico utilizza tecnologie proprietarie basate sull’utilizzo della blockchain. In questo modo può offrire il servizio in modo gratuito e senza costi di transazione. E’possibile registrarsi anche attraverso Facebook ma bisogna possedere una carta di credito. Per inviare denaro bisogna possedere il numero di telefono cellulare o l’email della persona ed è possibile anche attivare una chat per l’invio di denaro.

Circle
“Abbiamo curato in modo particolare l’aspetto social della app. Questa forma di scambio di denaro deveavere la stessa modalità di condivisione di testi, foto e video”, ha sottolineato Jeremy Allaire che con Sean Neville ha fondato l’azienda. Altre funzionalità social permettono di inviare una richiesta di denaro agli amici o con l’opzione eventi raccogliere fondi per una festa o altro. Il tutto con una sicurezza garantita oltre dalle autorizzazioni delle autorità competenti dalla crittografia a 128 bit a doppio livello di cifratura.

La concorrenza di Circle

Goldman Sachs, Breyer Capila e Accel Partners sono alcuni dei nomi che hanno finanziato la startup che deve vedersela con nomi come PayPal, Facebook e a breve WhatsApp. Senza contare Apple pay, Satispay e Samsung Pay in arrivo. A livello locale invece il concorrente principale è Jiffy, scaricata da 4,2 milioni di utenti. E’ la app di Sia, il big  italiano della monetica, dove la transazione media è di cinquanta euro. L’obiettivo dei due fondatori è però presidiare l’area dei piccoli scambi di denaro e non andare a fare la guerra sui pagamenti digitali. In questo senso la gratuità del servizio è un’arma importante. Dal punto di vista del modello di business l’obiettivo sarebbe la realizzazione di circuiti di scambio di denaro digitale o la creazione di un’offerta di prodotti finanziari da gestire tramite mobile. Inoltre, negli ultimi quattro anni, Circle ha costruito un’attività di trading e tesoreria che abbraccia i mercati delle criptovalute e della moneta fiat. Circle scambia e fornisce attivamente liquidità in bitcoin, ether, xrp e altre criptovalute. L’azienda opera nei principali scambi di criptovalute e offre una scalabilità significativa nel mercato over the counter attraverso grandi buyer e seller di crypto-asset. Solo nell’agosto 2017 Circle ha scambiato direttamente oltre due miliardi di dollari in crypto-asset.

 

 

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