Cio, un 2007 all’insegna della differenziazione

Più di 1.400 responsabili It hanno descritto a Gartner la propria missione per i prossimi mesi

Se è vero che due imprese su tre auspicano di crescere nel 2007 a un tasso maggiore rispetto a quello del mercato, ossia incrementando notevolmente la propria competitività, ai Cio non sarà più sufficiente il paradigma del “fare di più (quantitativamente) con mezzi limitati”, ma toccherà loro trovare il modo di fare della propria azione un fattore differenziante.


Per farlo, generalmente, devono migliorare i processi, la performance del lavoro e fornire strutture in grado di attirare e gestire più clienti.
È anche vero che per raggiungere tali obiettivi non possono più fare conto solo su tipologie di azione tradizionali, come il miglioramento dell’efficienza, la riduzione dei costi della tecnologia o l’automazione delle strutture. Necessita un’innovazione anche da parte loro.


Consapevoli di questo, oltre 1.400 Cio mondiali hanno rivelato a Gartner le loro intenzioni d’azione per il 2007. Sono manager di aziende con budget It che si aggirano tendenzialmente sui 90 milioni di dollari.


Nel medio termine il business (ossia i Ceo) si aspettano che l’It migliori i processi, consenta di controllare la struttura dei costi, faccia da abilitatore allo sviluppo della clientela, migliori l’efficacia del lavoro, generi fatturato.


Parimenti, sullo stesso periodo temporale, i Cio hanno rivelato a Gartner che puntano a sviluppare la qualità dei servizi It, migliorare la governance, allineare l’It al business, dimostrando il valore che apporta e incorporare skill di business nelle funzioni tecnologiche.


Complessivamente, i budget del 2007 per svolgere queste missioni strategiche sono superiori del 3% rispetto all’anno precedente. Il 51% dei Cio ne è certo: il suo investimento in It aumenterà. Il 31% pensa che la spesa rimarrà sulla stessa linea dello scorso anno, mentre il 19% ha pianificato una contrazione della spesa.


Per incidere sul business, comunque, i Cio possono far conto su diverse leve: tecnologia, per aumentare le performance dei processi tramite l’automazione, l’integrazione e la standardizzazione (anche se il 63% dei Cio dice di non essere dotato dei giusti skill nella quantità necessaria); flessibilità, gestendo velocità, costi e rischi applicando discipline di change management; informazione, visto che solo il 36% degli intervistati ritiene che il management usi le informazioni disponibili; innovazione, ritenuta critica per il successo dell’impresa dall’86% del campione. Un limitato 26%, però, considera sufficiente il livello attuale per realizzare le strategie aziendali.

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